Al largo della costa di Dubai, sul Golfo Persico, è visibile da lontano la sagoma di un’enorme isola a forma di palma nel mare, composta da un tronco lungo cinque chilometri e da un totale di 17 fronde di palma. Si tratta dell’isola artificiale The Palm Jumeirah, che ospita uno dei centri per il tempo libero e le vacanze più esclusivi del mondo, con numerosi appartamenti, ville, hotel di lusso, parchi per il tempo libero, centri commerciali e porti turistici, oltre a una spiaggia sabbiosa lunga 120 chilometri. Anche dallo spazio è possibile scorgere le fronde delle palme artificiali in mare.
Il paradiso superlativo creato artificialmente
L’emirato di Dubai trae profitto soprattutto dalla sua zona di libero scambio con un porto sull’oceano. Come possiamo immaginare, il turismo è l’obiettivo principale. Tuttavia, la città non aveva abbastanza spiagge sabbiose per il numero sempre in crescita di turisti.
E’ cosi nato il progetto delle tre isole artificiali, ciascuna a forma di palma, con lo scopo di diventare un paradiso per le vacanze.
Il primo complesso insulare “The Palm Jumeirah” è stato completato nel 2007, suscitando notevole interesse per il resort residenziale. Infatti, tutte le proprietà sono state vendute nel giro di sole tre settimane, quando l’isola non era stata neanche ancora completata.
La chiamano l’ottava meraviglia del mondo.
L’isola artificiale di Palm Jumeirah incarna tutto quello che è creatività e ambizione.
L’impianto solare Viessman garantisce un riscaldamento efficiente dell’acqua potabile
Dubai è innovazione e possiamo accertarci che tutto ciò che viene creato e pensato all’interno della grande metropoli è studiato a fondo per poter garantire il massimo dell’efficienza.
Siamo di fronte ad un’altra importante creazione: l’impianto solare Viessmann.
Il clima di Dubai, con una media di nove ore di sole al giorno, crea le condizioni ideali per utilizzare l’energia solare per riscaldare l’acqua potabile. Ed ecco che i collettori solari Viessmann Vitosol 200-F con una superficie totale di circa 3.000 metri quadrati sono stati installati su 14 condomini situati sul tronco dell’isola-palma artificiale. L’impianto solare fornisce fino a 20.000 litri di acqua calda al giorno. Per coprire i picchi di carico, ogni edificio è dotato aggiuntivamente di quattro dispositivi murali a gas a condensazione Vitodens con collegamento in cascata.
Viessman ha fornito la tecnologia di riscaldamento anche per altri hotel di lusso situati sull’Isola delle Palme: tre caldaie a gas a condensazione Vitocrossal 300, forniscono acqua calda sanitaria, riscaldamento della piscina e riscaldamento dell’hammam.
La palma e la mezzaluna
Quello che tiene insieme tutto a Palm Jumeirah è la mezzaluna frangiflutti lunga 11 chilometri occupata da hotel a cinque stelle. Quest’aureola protettiva ha due aperture sui lati che consentono alle acque cristalline di fluire con la marea.
I 78 mila abitanti vivono in condomini di lusso sul tronco della palma che forma l’isola e in villette sulle foglie. Ed è qui che si trovano alcune delle sistemazioni alberghiere più esclusive di Dubai, dalle ville sull’acqua dell’Anantara alle suite sottomarine dell’Atlantis.
La mente dietro al progetto
Era il 2001 quando il sultano di Dubai Ahmed Bin Sulayem disegnò su un foglio di carta un cerchio e disse “Entro il 2006 voglio costruire quest’isola in mezzo al mare”. Ad oggi possiamo dire che è stato un vero visionario a creare praticamente dal nulla 56 km di costa, che può ospitare fino a 120.000 abitanti.
Per realizzarla, il sultano si è affidato a ben 12.000 ingegneri, i migliori al mondo.
La volontà del sultano era di realizzare un’isola in mezzo al mare ma solo con sabbia e pietre, senza usare cemento e acciaio.
Ahmed Bin Sulayem, Ceo di una delle più grosse multinazionali degli Emirati Arabi, la DP World, si rese conto che il disegno circolare iniziale avrebbe incrementato la costa di Dubai solo di 7km. Decise di modificare la forma, realizzando che una palma gli avrebbe garantito la massima estensione di costa possibile: appunto 56 km.
Come costruire un’isola evitando che il mare se la porti via?
Gli esperti valutarono che il Golfo Persico fosse il luogo perfetto per realizzare il progetto: poco esposto a grandi correnti e ampiezza di 160 km.
Il rischio era rappresentato dalla tempesta Shamal, che in inverno può provocare onde alte fino a 2 metri.
Gli ingegneri capirono che l’unico modo per evitare questo rischio fosse quello di costruire un muro protettivo alto più di 2 metri. Le menti, devo ammettere, geniali di questo progetto si dovettero in contemporanea: un team costruiva la base di sabbia, un altro team intanto innalzava il frangiflutti.
Nel 2004 la base di Palm Jumeirah, un’opera mai vista prima, venne completata.
Palm Islands
Palm Jumeirah, a Dubai, non è l’unica. Fa parte dell’arcipelago di Palm Islands, situato al largo della costa degli Emirati Arabi, nel Golfo Persico, insieme alle isole di Palm Jebel Ali e Palm Deira.
Piccola curiosità: Palma Deira è realizzata con l’obiettivo di essere una “piccola” mappa della Terra, mentre in futuro, secondo quanto dichiarato, si vogliono costruire delle isole per ricreare il Sistema Solare.
Dopo Palm Islands sono nate altre idee come il “The World”: un complesso di 300 isole tutte artificiali che dall’alto somiglia al planisfero.
Le isole artificiali viste dallo spazio
Dubai dallo spazio è splendida come si può immaginare.
Palm Jumeirah, Palm Jebel Ali e le World Islands sono visibili in due spettacolari fotografie condivise da un astronauta della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Il loro design unico le fa risaltare rispetto alla massa e il personale della stazione spaziale orbitante ne è rimasto chiaramente colpito.
Possiamo dire che l’obiettivo di poter accogliere un numero maggiore di turisti è stato ampiamente raggiunto: Dubai è passata cosi dai 4 milioni di visitatori all’anno del 2002, ai circa 15 milioni attuali.