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Vivere a Dubai senza auto: il mio test di 30 giorni

Ho vissuto 30 giorni usando solo metro, bus, Careem e bici. Ecco cosa ho scoperto (e perché forse la macchina non ti serve davvero)

Tempo di lettura : 11 minuti

Vivere a Dubai senza auto sembra impossibile quando stai pensando di trasferirti qui, e lo ammetto: anch’io ero convinta che la città non fosse pensata per muoversi senza una macchina. Così ho fatto quello che molti nuovi expat non osano fare: ho lasciato l’auto ferma per trenta giorni e ho trasformato la mia vita quotidiana in un’inchiesta urbana. Quello che è successo dopo ha completamente ribaltato le mie convinzioni, e forse cambierà anche le vostre, soprattutto se state valutando i costi per trasferirsi a Dubai e vi spaventano affitti, depositi e benzina. Questa è la storia di un mese passato tra metro, taxi, Careem Bike e autobus della RTA. È un racconto personale, ma anche un piccolo manuale di sopravvivenza per chi vuole capire davvero come vivere a Dubai senza auto.


Lasciare le chiavi sul tavolo: il giorno zero dell’esperimento

«Impossibile vivere a Dubai senza auto.» L’ho sentito dire centinaia di volte. Me lo hanno ripetuto amici, colleghi, perfino il tizio della lavanderia sotto casa. È uno di quei mantra che circolano tra expat come verità assoluta, insieme a “fa troppo caldo per camminare” e “la metro non arriva da nessuna parte”. Ho deciso di verificare se fosse vero. Spoiler: non lo è.

Per 30 giorni ho rinunciato completamente all’auto. Niente Uber, niente noleggio, niente passaggi da amici pietosi. Solo trasporto pubblico RTA, Careem Bike, i miei piedi e una buona dose di pianificazione. Volevo capire se un expat appena arrivato a Dubai, con budget limitato e zero voglia di indebitarsi per una macchina, potesse sopravvivere. Ok, non solo sopravvivere, ma vivere normalmente, lavorare, fare la spesa, uscire la sera, andare in palestra. nIl risultato mi ha sorpreso. E alla fine di questo articolo vi rivelerò quanto ho speso in un mese e cosa ho scoperto: cose di Dubai che in tre anni di guida non avevo mai notato!

Ma non voglio vendervi la favola del “trasporto pubblico perfetto”. Ci sono stati momenti di frustrazione pura, quartieri dove ho dovuto arrendermi, giornate in cui il caldo mi ha fatto rimpiangere l’aria condizionata della mia Nissan. Questo articolo racconta tutto: i numeri veri, i tempi reali, le differenze tra zone, i trucchi che ho imparato e le conclusioni oneste. Perché se state valutando di trasferirvi a Dubai e il costo dell’auto vi spaventa, meritate informazioni vere invece delle solite generalizzazioni.

La prima mattina è stata la più difficile. Ho guardato le chiavi dell’auto con un misto di ansia e sfida. Per me, come per molti europei, la macchina a Dubai è una sorta di estensione dell’identità: ti porta ovunque, ti protegge dall’umidità da maggio a ottobre, ti fa sentire autonoma.
Eppure, tra traffico, parcheggi e costi, iniziavo a pensare che quell’autonomia fosse più psicologica che reale. L’idea è nata una sera di settembre, guardando l’estratto conto della carta di credito. Rata auto: 1.200 dirham. Benzina: 450 dirham. Salik (pedaggi): 180 dirham. Parcheggio ufficio: 400 dirham. Manutenzione ordinaria (quel mese): 350 dirham. Totale: 2.580 dirham per il privilegio di stare ferma nel traffico di Sheikh Zayed Road alle 8 del mattino. Mi sono chiesta: e se provassi a vivere senza?

Non sono una fanatica dell’ambientalismo né una masochista che ama soffrire. Sono una persona pratica che voleva capire se esiste un’alternativa reale per chi vuole trasferirsi a Dubai e arriva senza budget per comprarsi una macchina subito. Perché parliamoci chiaro: tra deposito cauzionale dell’appartamento, primo mese anticipato, Emirates ID, assicurazione sanitaria e spese di setup, i primi tre mesi a Dubai ti dissanguano. Aggiungere 15.000/20.000 dirham per un’auto usata decente (più assicurazione, più registrazione) può essere il colpo di grazia per molti.

Ho stabilito regole precise per l’esperimento.

Regola 1: Zero auto private. Niente macchina mia, niente noleggio, niente passaggi da amici (anzi, li ho costretti a uscire con me!). Se dovevo andare da qualche parte, ci arrivavo con mezzi pubblici o servizi disponibili a tutti.

Regola 2: Uber e taxi solo in emergenza documentata. Ho deciso di concedermi massimo 3 corse taxi/Uber nell’intero mese, solo per situazioni dove davvero non esisteva alternativa (appuntamento importante con orario rigido, rientro notturno da zona non servita). Ogni corsa andava annotata con una buona e valida motivazione.

Regola 3: Careem Bike e monopattini elettrici ammessi. Fanno parte del sistema RTA, sono trasporto pubblico a tutti gli effetti, costano poco e volevo testarli seriamente.

Regola 4: Tracciare tutto. Ogni spostamento registrato su app Note del telefono: partenza, arrivo, mezzo usato, tempo impiegato, costo. Dopo 30 giorni avrei avuto dati reali invece di impressioni vaghe.

I quartieri del test

Adesso vivo a JVC (Jumeirah Village Circle), che è notoriamente considerato “impossibile senza auto”. Lavoro tre giorni a settimana in un coworking a Business Bay, ogni tanto passo per la Supreme Court sempre per lavoro, faccio la spesa al Carrefour di Circle Mall, vado in palestra a JLT, esco la sera principalmente a Dubai Marina o Downtown. Se l’esperimento funzionava con questa configurazione, funzionava per chiunque.

Ho anche pianificato uscite deliberate in zone “difficili”: brunch a La Mer, cena a Mirdif, aperitivo a Palm Jumeirah, visita a un’amica che vive a Dubai Hills. Volevo testare non solo la routine quotidiana ma anche la vita sociale, quella che secondo tutti richiede assolutamente l’auto.

I primi tre giorni: panico controllato

Il giorno uno è stato strano. Mi sono svegliata alle 6:30 invece delle 7:15 perché dovevo calcolare il tempo per raggiungere la metro. JVC non ha una stazione metro (ancora), quindi opzione A: J01 fino a Mall of the Emirates. Opzione B: Careem Bike fino a Discovery Gardens, poi metro. Ho scelto l’opzione A.

Tempo totale casa/coworking: 58 minuti. In auto sarebbero stati 25 minuti (senza traffico) o 45 minuti (con traffico normale). La differenza non era drammatica come pensavo. E quei 58 minuti li ho usati per leggere, rispondere a email, ascoltare podcast. In auto avrei fissato il paraurti davanti a me imprecando in tre lingue. Poi, il giorno due ho provato Careem Bike per la prima volta seriamente. Da casa mia alla stazione metro più vicina (ho scoperto che andando verso Al Furjan c’è un accesso più rapido) sono 12 minuti pedalando normalmente. A settembre mattina, alle 7, la temperatura è più che sopportabile, addirittura piacevole. Ho scoperto piste ciclabili che non sapevo esistessero, percorsi dedicati che evitano completamente il traffico (portarsi una maglietta di ricambio è sempre una buona idea. Facile sudare a Dubai!).

Il giorno tre ho fatto la spesa. Qui viene il bello. Circle Mall è a 15 minuti a piedi da casa mia. In auto ci mettevo 5 minuti (più 10 minuti per trovare parcheggio, più 5 minuti per tornare al parcheggio con le borse). Totale tempo auto: 20 minuti. Totale tempo a piedi: 30 minuti, ma con zero stress parcheggio. Per spese grosse ho scoperto che Carrefour consegna a casa con 10 dirham sopra i 100 dirham di ordine. Problema risolto. Dopo tre giorni avevo già capito una cosa fondamentale: il problema non è che Dubai non ha trasporto pubblico. Il problema è che nessuno ti insegna a usarlo. Esistono app (RTA Dubai, Google Maps, Moovit) che ti dicono esattamente come arrivare ovunque. Ma devi volerle usare invece di ripetere automaticamente “qui serve l’auto”.


I numeri che non ti aspetti (e i quartieri che fanno la differenza)

Ho tenuto traccia di ogni singolo dirham speso per spostarmi. Dopo 30 giorni ho aperto il foglio Excel e ho fatto i conti. Il risultato mi ha fatto rileggere tre volte per essere sicura di non aver sbagliato.

Settimana 1: 237 dirham Metro (Nol Card ricariche): 75 dirham Careem Bike (abbonamento settimanale): 25 dirham Bus: 42 dirham. Una corsa Uber (emergenza appuntamento): 75 dirham.

Settimana 2: 189 dirham Metro: 89 dirham Careem Bike: 25 dirham Bus: 35 dirham Monopattino elettrico (test): 40 dirham

Settimana 3: 198 dirham Metro: 92 dirham Careem Bike: 25 dirham Bus: 48 dirham Tram (Dubai Marina): 33 dirham

Settimana 4: 223 dirham Metro: 98 dirham Careem Bike: 25 dirham Bus: 52 dirham Una corsa Careem (rientro notturno da Palm): 48 dirham

Totale mensile: 847 dirham. Contro i 2.580 dirham del mese precedente con auto. Risparmio netto: 1.733 dirham. In un anno fanno quasi 21.000 dirham, che sono 5.200 euro circa. Abbastanza per una vacanza seria o per il deposito di un appartamento migliore.

Ma i numeri da soli non raccontano tutto. La vera scoperta è stata capire che Dubai non è uniforme quando si parla di trasporto pubblico. Alcuni quartieri sono perfetti per vivere senza auto. Altri sono incubi logistici. Ecco cosa ho imparato.

Quartieri promossi a pieni voti

Business Bay: metropolitana a 5 minuti a piedi praticamente ovunque, bus frequenti, tutto raggiungibile. Se lavorate qui e vivete qui, l’auto è davvero superflua. Ho fatto intere giornate spostandomi solo a piedi tra coworking, ristoranti, supermercato e palestra.

Dubai Marina e JBR: tram efficientissimo, metro vicina, Careem Bike ovunque, tutto walkable. La sera esci a piedi, torni a piedi. Ho cenato tre volte in zona durante il test e non ho mai avuto bisogno di nulla che non fossero le mie gambe.

Downtown: metro Burj Khalifa station, bus navetta gratuiti tra attrazioni principali, Dubai Mall raggiungibile da qualsiasi punto. Zero problemi.

Deira e Bur Dubai: sorpresa positiva. La Dubai “vecchia” è servita benissimo, metro Green Line copre tutto, abra (barche tradizionali) attraversano il Creek per 1 dirham. Se cercate zona economica con ottimo trasporto pubblico, guardateci.


Quindi ecco dopo aver registrato tutto: tempi, costi, disagio, efficienza, sorprese. Ho aperto Excel (sì, proprio Excel) e una nota sul telefono. E sono uscita.

Metro di dubai: la sorpresa

Lo confesso: non prendevo la metro da anni. Immaginavo code, lentezza, cambi complicati. Invece, la Dubai Metro è stata la prima grande rivelazione.

Dati reali:

  • Frequenza media: 2,5–4 minuti
  • Costo medio per tratta: 4–8 AED (1–2 €)
  • Tempi reali rispetto all’auto nelle ore di punta: spesso più veloci
    Fonte: RTA Dubai

Sono salita alla stazione di Sobha Realty a Dubai Marina. Pulita, climatizzata, silenziosa. Le carrozze Gold Class hanno un costo più alto, ma anche quelle standard sono comode.
Dal mio punto di vista di ragazza expat freelance a Dubai, sempre in movimento, la possibilità di lavorare o leggere durante il tragitto è un vantaggio enorme.

Certo: se vivi a Jumeirah o Al Barsha South e lavori in zone meno servite dalla linea rossa, la metro diventa un alleato parziale. Ma per chi si muove tra Marina, Downtown, Business Bay e DIFC, è una manna.

Taxi e Careem: quando convengono davvero

Mettiamolo subito in chiaro: usare solo taxi è più costoso dell’auto. Usarli in modo intelligente, invece, può sorprendere. Non usarli affatto è quasi impossibile se non hai l’auto. Al di là del limite che mi sono imposta di tre tratte mensili, ecco i dati raccolti nella mia esperienza a Dubai coi taxi:

  • Media a tratta: 26 AED
  • Viaggi brevi (2–3 km): 12–16 AED
  • Viaggi di 10–12 km: 26–38 AED
  • Careem Economy risparmia in media il 12–18%

Il trucco a Dubai è uno solo: usare il taxi come un ponte, non come un sostituto totale dell’auto. Per esempio: taxi fino alla metro → metro fino alla destinazione → Careem Bike o passeggiata per l’ultimo tratto. Intermodalità, conosci il termine? Io lo traduco con “triangolo della libertà”, perché riduce drasticamente i costi e l’esperienza di viaggiare usando vari mezzi con strategia, dà una certa euforia.

Careem bike: il mio nuovo superpotere urbano

Careem Bike è stata l’altra grande scoperta del mese. Ero scettica. Sono diventata fan. Per 75 AED al mese (meno di 20 euro), puoi usare le bici illimitate per viaggi di 45 minuti. Hanno stazioni ovunque tra Marina, JLT, Palm, Downtown e Jumeirah.

Spostarsi a Marina con l’auto significa: girare come una trottola, cercare il parcheggio, pagare il parcheggio. Spostarsi con Careem Bike significa: 5 minuti di pedalata lungomare respirando aria marina (ok, a luglio un po’ calda…), zero stress, zero costi aggiuntivi. Il mio cervello europeo ringrazia.

RTA autobus: ottimo… se vivi nei quartieri giusti

Gli autobus della RTA sono puntuali e tecnologicamente avanzati, con linee sempre più frequenti e climatizzate. Ma bisogna essere sinceri: non tutti i quartieri sono serviti allo stesso modo.

Ecco la mia mappa personale dopo un mese:

Quartieri super-friendly senza auto:

  • Dubai Marina / JBR
  • Downtown
  • Business Bay
  • DIFC
  • City Walk
  • JLT

Quartieri “ok, ma con compromessi”:

  • Al Barsha
  • Jumeirah
  • Deira e Bur Dubai

Quartieri dove l’auto torna utile:

  • MBR City
  • Al Furjan
  • Damac Hills / Damac Hills 2
  • Arabian Ranches
  • Motor City

Questa classificazione ha un impatto enorme su chi sta cercando casa pensando ai costi per trasferirsi a Dubai. Affitti più bassi spesso corrispondono a mobilità più complicata.

Per chi funziona (e per chi no)

Dopo 30 giorni senza auto posso dirvi una cosa con certezza: il mantra “a Dubai serve l’auto” è vero solo a metà. Dipende da dove vivi, dove lavori, che tipo di vita sociale hai. Per alcuni è verità assoluta. Per altri è una scusa per non provare alternative che funzionerebbero benissimo.

Vivere senza auto funziona se rientrate in almeno due di queste categorie.

Lavorate da remoto o in zona centrale. Se il vostro ufficio è a Business Bay, Downtown, DIFC, Dubai Marina o Deira, la metro vi ci porta. Se lavorate da casa, il problema del commuting non esiste. Ho colleghi freelance che vivono a JLT senza auto da due anni e non hanno mai sentito la mancanza.

Vivete in quartiere servito. Business Bay, Marina, Downtown, JBR, Deira, Bur Dubai. Se scegliete casa in queste zone, l’auto diventa lusso opzionale invece che necessità. Il risparmio sui trasporti compensa abbondantemente l’affitto leggermente più alto rispetto a zone periferiche.

Non avete figli piccoli. Questo è il punto critico. Con bambini da portare a scuola, attività sportive, playdates in giro per la città, vivere senza auto diventa complicato. Non impossibile (i bus scolastici esistono, Uber esiste) ma sicuramente più faticoso. Se siete famiglia con figli, l’auto probabilmente vi serve davvero.

Siete disposti a pianificare. Senza auto non potete decidere alle 21:00 “andiamo a cena a Palm Jumeirah” e partire cinque minuti dopo. Dovete pensare in anticipo, controllare orari, calcolare tempi. Se questo vi stressa, l’esperimento non fa per voi.

Vivere senza auto NON funziona in queste situazioni.

Vivete a Dubai Hills, Arabian Ranches, Mirdif, Dubai South. Quartieri bellissimi ma progettati per chi ha l’auto. Il trasporto pubblico esiste tecnicamente ma è talmente scomodo che vi ritroverete a spendere in Uber più di quanto spendereste per la macchina.

Il vostro lavoro richiede spostamenti continui. Se fate il commerciale, il consulente che visita clienti, il tecnico che va in cantiere, scordatevi la vita senza auto. Vi serve, punto.

La vostra vita sociale è dispersa geograficamente. Se i vostri amici vivono sparsi tra Palm, Mirdif, Dubai Hills e Arabian Ranches, ogni uscita serale diventa una spedizione logistica. Dopo un mese vi sarete stancati.

I consigli pratici per chi vuole provare

Se state valutando di trasferirvi a Dubai e volete risparmiare sull’auto, ecco quello che ho imparato.

Scegliete il quartiere giusto prima di tutto. È la decisione più importante. Un appartamento a JBR che costa 10.000 dirham in più all’anno rispetto a uno a JVC vi fa comunque risparmiare 20.000 dirham se eliminate l’auto. Fate i conti complessivi, non solo l’affitto.

Scaricate le app giuste dal giorno uno. RTA Dubai per metro e bus, Careem per bike e taxi, Google Maps per pianificare percorsi, Nol Pay per pagare i trasporti con il telefono. In dieci minuti avete tutto quello che serve.

Comprate la Nol Card Silver appena arrivate. Costa 25 dirham, si ricarica ovunque, funziona su metro, bus, tram, water taxi. È il vostro biglietto per la libertà di movimento.

Provate Careem Bike seriamente. Non come curiosità turistica ma come mezzo di trasporto quotidiano. L’abbonamento mensile costa 75 dirham, le stazioni sono ovunque in zona centrale. Da ottobre a marzo il clima è perfetto per pedalare.

Date all’esperimento almeno due settimane. I primi giorni sarete spaesati e vi sembrerà tutto complicato. Dopo due settimane avrete interiorizzato i percorsi, saprete quali bus prendere, conoscerete i trucchi. Non giudicate dopo tre giorni.

Tenetevi budget per Uber di emergenza. Non siate integralisti. Alcune situazioni richiedono il taxi. Va bene così. Anche spendendo 200 dirham al mese in Uber occasionali, state risparmiando una fortuna rispetto all’auto di proprietà.

La verità che nessuno vi dice

Dubai è progettata per le auto. Questo è innegabile. Ma “progettata per le auto” non significa “impossibile senza auto”. Significa che dovete essere intenzionali nelle scelte: dove vivere, dove lavorare, come organizzare il tempo. Non è la vita comoda e automatica di chi sale in macchina e va. È una vita che richiede un po’ più di pensiero ma che vi restituisce 30.000 dirham all’anno.

Per un nuovo expat che arriva a Dubai con budget limitato, questi 30.000 dirham possono fare la differenza tra sopravvivere a fatica e costruire una base solida. Possono essere il fondo emergenza che vi salva quando qualcosa va storto. Possono essere l’investimento nel vostro business. Possono essere sei mesi di affitto risparmiati per il momento in cui deciderete che sì, adesso l’auto ve la potete permettere senza stress.

A fine esperimento avrei potuto riprendere la macchina. Non l’ho fatto. Ho deciso di continuare almeno fino a dicembre, quando il clima diventa perfetto per muoversi senza aria condizionata costante. Forse continuerò anche dopo. Forse a gennaio comprerò un’auto. Non lo so ancora. Quello che so è che il mantra “a Dubai serve l’auto” mi ha fatto spendere per tre anni soldi che potevo risparmiare. Nessuno mi aveva mai detto che esisteva un’alternativa. Nessuno mi aveva spiegato come funziona davvero il trasporto pubblico qui. Ho dovuto scoprirlo da sola, con un esperimento di 30 giorni che è iniziato come curiosità ed è diventato cambio di prospettiva. Se state pensando di trasferirvi a Dubai e il costo dell’auto vi spaventa, sappiate questo: si può fare. Non è per tutti, non è perfetto, richiede adattamento. Ma si può fare. E quei 30.000 dirham risparmiati all’anno sono molto, molto reali.


Isabelle Palazia

Sono Isabelle Palazia, una copywriter appassionata dello stile di vita di Dubai e mi piace sempre scoprire nuovi locali, eventi e tendenze della città, alla ricerca di nuovi posti cool e di avventure da condividere. Sono la voce "on the road" di QuiDubai scelta per raccontare tutto ciò che questa città ha da offrire in termini di cultura, divertimento e svago, e amo condividere le mie esperienze e opinioni con voi.

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