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RAIN ROOM: una “tempesta asciutta” a due passi da Dubai

Tempo di lettura : 4 minuti

A Sharjah, poco fuori Dubai, esiste un luogo dove, anche se sei sotto una pioggia scrosciante, non ti bagni. La sensazione è quella di essere pienamente immersi nella natura e di averne un pieno controllo pacificante. La “Rain Room” è un’installazione artistica permanente organizzata dalla Sharjah Art Foundation ed è una delle attrazioni che negli ultimi anni ha avuto più successo tra i turisti in visita a Dubai

La stanza della pioggia di Sharjah

Eccomi sotto la pioggia!

A Sharjah, c’è una “stanza della pioggia“, dove piove ovunque tranne che sopra di te. Così puoi camminare sotto la pioggia senza bagnarti. L’installazione immersiva Rain Room prende vita nel 2012 per opera di Random International ed invita a camminare attraverso uno scroscio di pioggia continua senza bagnarsi. L’ambiente reattivo segue i visitatori mentre navigano nello spazio sotterraneo oscurato, impedendo alla pioggia di cadere direttamente sopra qualsiasi presenza umana rilevata. Possono accedere all’installazione un massimo di sei persone alla volta.

L’installazione è stata presentata alla Sharjah Art Foundation nel 2018 ed è situata precisamente ad Al Majarrah, Sharjah, che si trova a circa 30 km da Dubai.

All’interno della Rain Room gli avventori possono sperimentare un forte acquazzone, per lo più senza bagnarsi, un’esperienza che ha attirato la curiosità di moltissime persone.

Come realizzare una pioggia che non bagna

Questa installazione site-specific utilizza 2.500 litri di acqua riciclata autopulente, controllata attraverso un sistema di telecamere 3D in rete. L’opera esplora il modo in cui le relazioni dell’uomo tra di loro e con la natura sono sempre più mediate da tecnologie immateriali.

Rain Room è, letteralmente, un’esperienza immersiva. Al centro di una stanza nera, piove. La pioggia cade in un quadrato perfetto, illuminato da un unico faretto, finché non ci si entra dentro. I sensori tracciano i vostri movimenti quando entrate nello spazio, attivando un meccanismo che impedisce alla pioggia di cadere su di voi. Ci si bagna solo se si corre, perché le gocce avranno già iniziato a cadere prima che ci si arrivi sotto, conviene quindi muoversi lentamente per permettere ai sensori di rilevare la presenza umana.

L’opera ha attirato migliaia di visitatori e non si tratta di un banale gioco visto che ci sono voluti anni di studi per mettere a punto un sistema che contemplasse le tecniche più avanzate di programmazione digitale per realizzare il progetto. L’ambiente di cento metri quadrati usa telecamere tridimensionali montate in alto per cogliere i corpi sottostanti in modo da aprire e chiudere le valvole che controllano il flusso dell’acqua al passaggio delle persone che possono, quindi, regolare il flusso della pioggia con la loro andatura in maniera più o meno intensa. La mente del progetto: Random International Fondato nel 2005, Random International è un gruppo artistico con sede a Londra e Berlino. Il loro lavoro, che comprende scultura, performance e installazioni architettoniche su larga scala, esplora la condizione umana in un mondo sempre più meccanizzato attraverso esperienze emotive e fisicamente intense.

La Rain Room di Sharjah è la prima installazione permanente del progetto di Random International, nello specifico un’opera d’arte esperienziale di Hannes Koch e Florian Ortkrass. L’opera è stata precedentemente esposta al Barbican di Londra (2012), al MoMA di New York (2013), allo Yuz Museum di Shanghai (2015) e al LACMA di Los Angeles (2015-2017).

L’edificio Rain Room a Sharjah è stato progettato dalla Sharjah Art Foundation e dallo SpaceContinuum Design Studio, con sede negli Emirati Arabi Uniti, in collaborazione con Shape Architecture Practice + Research, Sharjah, ed inaugurato nel maggio 2018.

E’ il primo di una serie di spazi permanenti progettati da artisti. Un’installazione d’arte contemporanea incentrata sull’interazione e sul movimento dei visitatori. Rain Room offre agli amanti dell’arte la tempesta perfetta, “ti dà un senso di controllo su ciò che accade intorno a te e un senso di controllo sulla natura” raccontano alcuni partecipanti.

Molti residenti e turisti considerano la Rain Room una delle migliori attrazioni della città, in quanto offre un’esperienza impareggiabile di calma con la caduta dell’acqua.

Situata nelle aree storiche dell’arte e del patrimonio di Sharjah, le attività e gli eventi della Sharjah Art Foundation si svolgono durante tutto l’anno e comprendono mostre con le opere di artisti arabi e internazionali, spettacoli, musica, proiezioni di film e conferenze d’artista, nonché ampi programmi di educazione artistica per bambini, adulti e famiglie. La Fondazione ospita il Meeting annuale di marzo e ogni due anni presenta la Biennale di Sharjah.

Perché Rain Room è un’esperienza da non perdere

I sensori di movimento rilevano i movimenti dei visitatori che attraversano lo spazio buio, diventando “performer in questa intersezione di arte, tecnologia e natura”.

Evoca la sensazione di un mondo ultraterreno, dove la notte non finisce mai e la pioggia perpetua è l’unico abitante, l’unica cosa che si può vedere e sentire. In un certo senso, la pioggia è infinita perché l’acqua della Rain Room non si ferma mai: tutti i suoi 2.500 litri vengono riciclati e puliti continuamente. L’acqua che cade passa direttamente attraverso il pavimento, che presenta piccoli spazi, viene ripresa e piove di nuovo.

Per lo spettatore diventa un evento unico, si può provare una “stranezza” iniziale ma successivamente è immediata la sensazione di piacere nel camminare in un temporale: la bellezza di vedere la pioggia retroilluminata cadere, come se provenisse da un cielo buio su una strada illuminata, ma senza il disagio di bagnarsi. Ciò che più rimane impresso è la dimensione nella quale ti immergi, dimenticando anche le persone circostanti. Il faro di luce che sembra poggiarsi unicamente su di te, l’ ambiente scuro e “tempestoso” che ti accompagna in questa camminata magica, dove spazio e tempo sembrano annullarsi.

Installazioni precedenti

Kate Bush, responsabile delle gallerie d’arte del Barbican Centre (Londra), ha dichiarato: “La Curve ha già ospitato in passato fringuelli che suonano la chitarra, un bunker della Seconda Guerra Mondiale e una pista da bowling digitale. Random International ha creato una nuova opera altrettanto audace e avvincente: Rain Room supera tutte le nostre aspettative”.

“All’avanguardia della tecnologia digitale, Rain Room è un acquazzone accuratamente coreografato – un’installazione monumentale che incoraggia le persone a diventare performer su un palcoscenico inaspettato, creando al contempo un’atmosfera intima di contemplazione. L’opera ci invita anche a esplorare il ruolo che la scienza, la tecnologia e l’ingegno umano potrebbero avere nella stabilizzazione del nostro ambiente, provando le possibilità di adattamento dell’uomo”.

Timeout ha descritto Rain Room al Barbican come “una delle installazioni artistiche più popolari degli ultimi anni. Era incredibile, con acqua che gocciolava all’infinito e che magicamente ti evitava mentre la attraversavi”. Gizmodo l’ha definita “il tipo di installazione che i musei sognano”.

Non siamo stupiti dal fatto che la scenografica installazione Rain Room, attiri tanto interesse. In primis perché, come è intuibile, la pioggia è un evento rarissimo da queste parti; inoltre perché gli emiratini, dopo l’inaugurazione del Louvre Abu Dhabi, guardano all’arte contemporanea con curiosità.

Non resta che provare e farsi catturare da questa esperienza immersiva e multisensoriale.

Vanessa Bellamia

Performer, producer e redattirce appassionata di storie e ispirazioni, sono approdata a Dubai in cerca di ispirazione. Sono anche una blogger e per QuiDubai racconto una Dubai diversa, "on the road" e ricca di opportunità

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