Trasferirsi a Dubai non è solo un cambio di latitudine. È un salto dentro se stessi, tra ambizione e tempeste di sabbia, nuove abitudini e sfide da affrontare ogni giorno. Gabriella De Souza, anti-money laundering & compliance advisor, ha deciso di iniziare a raccontarci i suoi primi passi nella città più veloce del mondo. Il risultato? Una serie a puntate raccontata su Tik Tok e discussa su Spotify, che si rivela una testimonianza lucida e preziosa per chi sogna di fare lo stesso. In questo primo articolo, seguiamo il suo cammino – dai primi ostacoli al mindset vincente – per scoprire cosa serve davvero per farcela a Dubai, tra carriera, cultura e connessioni.
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A volte, il vero viaggio non inizia quando atterri in un nuovo Paese, ma quando trovi il coraggio di farlo. Gabriella De Souza lo sa bene e lo aveva già anticipato in una recente intervista esclusiva rilasciata a QuiDubai. Il suo approdo a Dubai non è stato dettato solo da una buona offerta di lavoro, ma da una precisa volontà di crescere. Una voglia che lei stessa definisce “di evoluzione professionale e personale”. E se vi aspettate un racconto da cartolina, con palme, rooftop e brunch glamour, siete fuori strada. Il suo è un diario sincero, punteggiato da piccoli inciampi e grandi scoperte.
Appena arrivata negli Emirati, Gabriella non conosceva nessuno. Nessuna rete di contatti, nessuna famiglia, nessun amico. Solo una città immensa, modernissima e assolata — e un’agenda piena di obiettivi. “Dubai è una città molto sfidante — racconta — che ti porta a dare il meglio di te. Ma se sai sfruttare le opportunità, ti ricompensa in modo straordinario.”
Eppure, all’inizio, nulla è facile. La sfida più grande? Costruire un network professionale. Perché a Dubai, le connessioni sono tutto. “Il lavoro dipende dal network che una persona crea attorno a sé”, spiega. Perciò Gabriella ha investito tempo e pazienza per inserirsi in contesti nuovi: professionali, educativi, culturali. Ed è lì che ha trovato la chiave.
In parallelo, ha dovuto affrontare un’altra difficoltà meno nota ma altrettanto reale: il clima. “Sono arrivata in piena estate, con il caldo e la sabbia del deserto che sembravano qualcosa di surreale. Non avevo mai visto una tempesta di sabbia.” Un impatto ambientale forte, ma gestito con una buona dose di adattabilità e determinazione. Anche il ritorno sui banchi di scuola, per aggiornare le sue competenze, ha richiesto uno sforzo notevole: “Riprendere il mindset universitario non è stato semplice, ma era necessario per ricominciare con il piede giusto.”
Eppure, giorno dopo giorno, Gabriella ha trasformato ogni difficoltà in un passo avanti. Ha saputo accogliere le novità con curiosità, superando la nostalgia, i momenti di solitudine, la fatica iniziale. “Non ho avuto momenti di crisi”, dice. “Ero troppo impegnata a costruire.”
Questa è la forza silenziosa che emerge dal suo racconto: la capacità di restare focalizzati sugli obiettivi, senza farsi travolgere. E così, nel cuore pulsante di una città globale, Gabriella ha trovato il suo spazio. Oggi vive e lavora in uno degli ecosistemi professionali più competitivi e stimolanti del mondo, continuando a studiare, a crescere, a connettersi.
E se pensate che sia tutto qui, aspettate di leggere cosa ha scoperto davvero sul significato del networking, dell’identità culturale e del successo personale. Perché a Dubai nulla è come sembra — e tutto può diventare possibile.
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📘 Glossario Dubai: Termini Chiave
Anti-Money Laundering (AML)
Insieme di leggi e regolamenti volti a prevenire il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite. Le istituzioni finanziarie devono identificare e segnalare transazioni sospette per mantenere l’integrità del sistema finanziario. AML Watcher
Compliance Advisor
Professionista che assicura che un’organizzazione rispetti le normative vigenti, in particolare in ambito finanziario e legale. A Dubai, questo ruolo è cruciale per navigare tra le complesse regolamentazioni locali e internazionali.
Networking
Processo di costruzione e mantenimento di relazioni professionali. A Dubai, una solida rete di contatti è fondamentale per accedere a opportunità lavorative e collaborazioni.
Know Your Customer (KYC)
Procedura attraverso la quale le istituzioni finanziarie verificano l’identità dei loro clienti per prevenire attività illegali come il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
Customer Due Diligence (CDD)
Processo di raccolta e valutazione delle informazioni su un cliente per determinare il livello di rischio associato. Include la verifica dell’identità e la comprensione delle attività finanziarie del cliente.
Enhanced Due Diligence (EDD)
Approfondimento delle verifiche su clienti considerati ad alto rischio, come quelli provenienti da paesi con normative finanziarie deboli o coinvolti in settori sensibili.
Politically Exposed Person (PEP)
Individuo che ricopre o ha ricoperto ruoli pubblici di rilievo, come politici o funzionari governativi. I PEP sono soggetti a controlli più rigorosi per prevenire la corruzione e il riciclaggio di denaro.
Sanctions Screening
Controllo delle transazioni e dei clienti rispetto a liste di sanzioni internazionali per assicurarsi che non vi siano violazioni delle normative. Essenziale per le aziende che operano a livello globale.
Financial Intelligence Unit (FIU)
Agenzia nazionale responsabile della raccolta e analisi delle segnalazioni di attività finanziarie sospette. In UAE, la FIU gioca un ruolo chiave nel contrasto al riciclaggio di denaro.
Dubai Knowledge Park
Zona franca dedicata all’istruzione e alla formazione professionale. Ospita numerose istituzioni accademiche e centri di formazione, offrendo un ambiente ideale per lo sviluppo delle competenze.

Dubai non perdona l’improvvisazione: le sfide (vere) per i nuovi professionisti
Muovere i primi passi nel mercato professionale emiratino, per Gabriella De Souza, non è stato affatto semplice. Il suo racconto è sincero, diretto, senza fronzoli. Chi arriva a Dubai senza una rete di contatti solida parte in salita. E Gabriella lo sa bene: è arrivata da sola, senza amici o familiari, e senza nessuna connessione diretta. Ma ha scelto di restare. Di sfidare la vertigine del vuoto con una determinazione calma e lucida.
Una città che pretende il massimo
Dubai non è il classico luogo dove “ci si ambienta con calma”. È un ecosistema ipercompetitivo, multiculturale e spietatamente meritocratico. A chi arriva, viene richiesto subito di agire, di orientarsi rapidamente e di fare la differenza. Gabriella lo racconta con naturalezza: “È stato difficile all’inizio, ma mi sono rimboccata le maniche e ho deciso di dare tutto”. L’atteggiamento conta. E nella sua storia, il mindset orientato alla crescita è ciò che l’ha fatta emergere.
Le prime difficoltà? Il clima estremo, lo shock culturale, la solitudine. E soprattutto: l’assenza di una rete professionale.
Il networking non è un’opzione: è l’unica via
Nel contesto professionale di Dubai, il networking non è una pratica accessoria. È il vero capitale iniziale. Non si tratta solo di “conoscere qualcuno”: si tratta di costruire alleanze strategiche, visibilità, opportunità. Chi non ha contatti, resta fuori.
Gabriella ha imparato in fretta che la chiave per sopravvivere — e prosperare — è quella di creare connessioni reali e autentiche. È entrata nei circuiti giusti, ha partecipato a eventi, ha fatto domande, ha imparato. Questo l’ha portata a collaborare con Daniele Pescara & Associates, dove oggi ricopre un ruolo delicatissimo come Anti-Money Laundering e Compliance Advisor.
Il multiculturalismo come scuola di vita
Una delle sfide più affascinanti, e allo stesso tempo più complesse, è la convivenza con culture diverse. Dubai è una città dove coesistono, spesso nella stessa stanza, professionisti di ogni continente. Questo richiede flessibilità, empatia e spirito di adattamento.
Gabriella parla con entusiasmo del mix di culture incontrato a Dubai, dai colleghi indiani e pakistani fino ai professionisti russi, africani, europei. In questa continua contaminazione ha trovato non solo stimoli, ma un nuovo modo di vedere il lavoro e il mondo. E questa è una lezione che non si impara nei manuali.
Le qualità che fanno la differenza
Da quello che racconta Gabriella, emergono con forza alcune qualità indispensabili per farcela:
- Determinazione: non basta voler cambiare vita, bisogna avere il coraggio di iniziare davvero.
- Capacità di adattamento: ambientarsi in un nuovo paese richiede intelligenza emotiva e flessibilità mentale.
- Pazienza strategica: i risultati non arrivano subito, ma a Dubai — se semini bene — arrivano eccome.
- Curiosità attiva: riscoprire il piacere di imparare, anche tornando a studiare, come ha fatto lei.
- Senso pratico: cogliere le opportunità e trasformarle in risultati concreti.
Gabriella è l’esempio di come queste qualità non siano solo belle parole, ma strumenti reali per costruirsi una carriera in una delle città più dinamiche del pianeta.
Un nuovo talento da seguire: Gabriella!
Nel racconto sincero e concreto di Gabriella De Souza, si intravedono le tensioni, le sfide e anche le scelte strategiche che ogni giovane professionista deve affrontare quando decide di mettersi in gioco in un contesto globale. Non è un caso che il suo percorso parli così chiaramente a chi guarda a Dubai come a una nuova frontiera: Gabriella è il prototipo di un talento che non si accontenta, che si forma costantemente e che sa che il successo non è mai frutto del caso, ma sempre di una somma di intenzioni, visioni e decisioni prese nel momento giusto.
La sua voce, nel podcast e nel video che accompagna questo articolo, arriva diretta e autentica. Non ci sono frasi fatte o storytelling da cartolina. C’è semmai l’invito a chi sta leggendo a osare il primo passo, ad accettare che l’incertezza fa parte della strada e che Dubai — dietro lo scintillio — è una città che accoglie e premia solo chi è disposto a costruire davvero.
Seguirla nel suo percorso — che continua, evolve, cresce — può ispirare molti altri giovani in cerca di un approdo internazionale dove la competenza conti più dei titoli e il coraggio sia la prima forma di curriculum. Dubai, oggi più che mai, è questo: un acceleratore per chi è pronto a giocare con regole nuove, dove il mondo lavora, vive e comunica in modo radicalmente diverso.
Gabriella non è arrivata a Dubai con tutto pronto. Ma ha dimostrato che con pazienza, determinazione e visione, anche una città sfidante come questa può diventare casa. E trampolino.