Intelligenza artificiale e robot nella ristorazione: ne parliamo con il manager Leonardo Fontana

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Nel settore della ristorazione il processo di innovazione viaggia veloce e l’acquisizione di nuovi strumenti continua ad essere un trend in voga per tutte le attività di maggiore successo. Sono molteplici infatti gli aiuti che la tecnologia ha apportato al settore negli ultimi dieci anni, tra ordini automatizzati e pagamenti via app.

Il cambiamento è in atto e promette di aumentare sia la qualità del servizio che la professionalità nella categoria. Come? Grazie all’ausilio di robot che fanno il lavoro “sporco” lasciando al cameriere la gestione del cliente con un servizio e un’accoglienza di miglior qualità.

Da Carbonera a Dubai: il successo di Bob, il robot cameriere che non sostituisce l’uomo

Un imprenditore veneto ha deciso di investire in un progetto che promette di cambiare il volto della ristorazione guardando al futuro. Parliamo di Leonardo Fontana, uno tra i migliori manager under 30 secondo la rivista Forbes. Il fiore all’occhiello della sua azienda di Carbonera si chiama “Bob, il robot cameriere“, che poco ha in comune con i robot che tutti noi abbiamo visto servire ai tavoli dei ristoranti cinesi. Ma andiamo per ordine. Ho avuto l’occasione di parlare con il diretto interessato e scambiare con lui qualche nozione in esclusiva su questo ambizioso progetto che, proprio in questi giorni, sta per approdare a Dubai.

Leonardo, raccontaci di questo progetto che fa leva sull’utilizzo dei robot nei ristoranti

L’attività nella ristorazione fa uso della tecnologia e dei robot già da qualche anno: grazie all’intelligenza artificiale, infatti, oggi i dipendenti possono ricevere un aiuto nelle attività più ripetitive del servizio. Il prodotto che ho ideato si chiama Bob, ed è un robot cameriere basato sull’intelligenza artificiale. Una volta mappata la location, quindi il ristorante, il robot sa riconoscere dov’è la cucina, il bar, i tavoli della sala, eventuali punti di scarico, e sa anche evitare ostacoli, persone, ecc. La sua principale funzione è quella di aiuto cameriere: ha la capacità di sostenere un massimo di quattro vassoi per una portata di 10 kg totali.

Quando è pronto il piatto in cucina, viene messo sul robot, gli viene detto dove deve portarlo e il robot va al tavolo o nel punto di scarico, ma qui viene il bello: è il cameriere a prendere il piatto e servirlo al cliente, non è il robot a sostituirsi all’uomo. La soddisfazione del cliente aumenta di molto perché il cameriere, così facendo, ha la possibilità di stare sempre in sala per ogni evenienza, come versare il vino, l’acqua, prendere un ordine da un tavolo, e soprattutto non deve far più avanti e indietro per portare i piatti trovando un incentivo per svolgere al meglio le attività di upselling e cross selling.

Ci sono già ristoranti che utilizzano i vostri robot?

Sì qui nella nostra area vari ristoranti già lo utilizzano e nelle ultime settimane sono usciti a distanza ravvicinata addirittura tre articoli che parlano dei robot, perché sono stati inseriti in un caffè storico del centro di Treviso. Il titolare ha fatto questa originale scelta proprio in virtù del fatto che trovare personale in Italia è un problema molto sentito. Ha deciso così di mettere i robot al servizio dei camerieri: sono i robot a fare avanti e indietro tra la cucina e la sala, e i camerieri di questo caffè, che lavorano veramente bene, hanno anche vinto la “gara dei camerieri”, famosa a Treviso.

Avete un’azienda esterna che produce i vostri robot?

Sì, ci producono l’hardware e noi poi facciamo la gestione del software, lo sviluppo e la gestione dei robot. A Dubai stiamo partendo con questo prodotto perché abbiamo riscontrato molto interesse durante l’ultimo viaggio che abbiamo fatto.

Quanto costa avere un robot nel proprio ristorante?

Noi lo diamo a noleggio per circa 300 euro al mese, costa un decimo di un dipendente. Dieci robot, quindi, costerebbero al ristoratore come un singolo dipendente. Ogni ristorante di solito ne ha un paio che fanno la spola tra la cucina e la sala.

Serve un po’ di tempo perché il cameriere impari a lavorare con il robot, non è facile smettere di fare un’attività che si è fatta ripetutamente per anni, come entrare in cucina, prendere i piatti e portarli al cliente. Ad oggi abbiamo vari ristoranti in Italia che utilizzano i nostri robot: in Puglia e a Napoli per esempio.

L’Alleanza tra Uomo e Tecnologia per la Ristorazione del Futuro

Le innovazioni nell’intelligenza artificiale stanno quindi trasformando il settore della ristorazione. Il robot cameriere Bob, ad esempio, supporta il personale riducendo il carico di lavoro delle attività più ripetitive. Questo non solo permette un risparmio sui costi, ma migliora anche l’efficienza del servizio e l’esperienza del cliente. L’errore comune, però, è pensare che queste innovazioni sostituiscano l’uomo: in realtà, l’IA è qui per supportare, non sostituire. Vediamo ora come questo concetto viene applicato nella pratica.

Leonardo, qual è la caratteristica più forte di questo “prodotto”?

Ritengo che la cosa sulla quale soffermarsi è che il robot non va a sostituire l’uomo. Molte persone sono ancore restie all’idea di utilizzare questa tecnologia perché pensano che vada a sostituire la figura del cameriere, o che il cliente venga direttamente servito da un robot, ma non è così perché l’intelligenza artificiale va a supporto della persona, dell’uomo, il quale deve continuare a svolgere i ruoli più complessi, dove serve il ragionamento, a partire dalle pubbliche relazioni, ovviamente. In questo modo diamo l’opportunità alla categoria di elevare il proprio standard professionale.

Immaginiamo il ruolo del cameriere del futuro come quello di un professionista altamente formato su materie come comunicazione, vendita, marketing, public relations. Il risparmio che viene dall’assunzione dei robot in sala può quindi oggi essere investito per camerieri che aumentino la qualità del servizio e vendano meglio i prodotti del ristorante.

Sento varie persone dire che il robot è “pericoloso” perché toglie lavoro alle persone, invece non è così perché non solo consente al ristoratore di ridurre le spese, ma soprattutto sostiene il cameriere, che ha più calma, riesce ad aumentare lo scontrino medio e a dare senz’altro un servizio migliore.

Effettivamente avevo anche io qualche remora verso i robot!

Tutti se lo immaginano così, perché gli unici robot che abbiamo visto sono quelli che servono ai tavoli nei ristoranti cinesi. E questi sì, sostituiscono l’uomo, laddove invece noi intendiamo il robot come un braccio destro dell’uomo, semplicemente un suo supporto.

Bob, il Robot Cameriere: Innovazione nella Ristorazione tra Italia e Dubai

L’esportazione del robot cameriere Bob a Dubai evidenzia l’ampia rilevanza e l’interesse globale per l’intelligenza artificiale nel settore della ristorazione. Rappresenta un importante passo avanti nella diffusione di questa innovativa tecnologia, offrendo un ulteriore esempio di come l’IA possa migliorare il servizio nei ristoranti e supportare il personale senza sostituirlo.

A Dubai avete già posto delle basi?

Siamo a buon punto. A Dubai il mercato della ristorazione è molto ampio e i locali sono anche più adatti rispetto a quelli italiani, motivo per cui vogliamo partire subito con una sede operativa.

Dubai è all’avanguardia in tutto, forse anche nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Che pubblico troverete?

Dubai ha tantissimi ristoranti, e soprattutto sono nuovi. Quindi diversamente dall’Italia, cha ha paesini antichi e spesso anche ristoranti dove l’ambiente non è adatto all’utilizzo dei robot, per esempio a causa di un pavimento disallineato, Dubai ha tutti ristoranti di nuova costruzione, molti sono nei centri commerciali per esempio. Inoltre è una località molto turistica, tante persone mangiano al ristorante e i dipendenti percepiscono un salario abbastanza basso, costano molto meno che in Italia. Ad esempio un cameriere costa circa 300-400 euro al mese. Sicuramente un cameriere da 300 euro non può fornire un servizio al livello di un cameriere da 3.000 euro in Italia, quindi noi faremo leva su questa necessità perché il robot può aiutare in un servizio migliore.

Una data per il vostro approdo a Dubai?

Probabilmente riusciremo in queste prossime settimane, per l’inizio dell’estate, forse prima…

Ringraziando Leonardo Fontana per il tempo che ci ha dedicato, non resta che augurare buona fortuna a lui e al suo progetto, che finalmente riusciamo a vedere come un valido sostegno all’attività umana e non una sua sostituzione depersonalizzante. La bellezza di una cena al ristorante guarnita dal savoir-faire del cameriere e funzionalmente impeccabile grazie al supporto di un robot.

Virginia Rifilato

Giornalista, redattrice e copywriter, appassionata di cultura, cinema, innovazione e giocatrice di golf nel tempo libero.

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