Il futuro è qui: le nuove leggi degli Emirati Arabi Uniti

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Siamo nel 2023 e gli Emirati Arabi Uniti sono pronti a fare un grande passo avanti. Nuove leggi stanno per entrare in vigore, con l’obiettivo di modernizzare ulteriormente il sistema legale, rafforzare i diritti dei lavoratori e aumentare la partecipazione degli emiratini nel settore privato. Ma cosa significa tutto questo per noi, i residenti di Dubai, e per chiunque stia pensando di trasferirsi qui? Ecco un’anteprima di quello che ci aspetta.

Un cambiamento radicale nel diritto di famiglia

A partire dal 1° febbraio, il sistema giudiziario civile di Abu Dhabi, che permette alle coppie non musulmane di divorziare e sposarsi secondo un processo legale non basato sulla Sharia, viene replicato in tutto il Paese. Questo significa che le questioni chiave come il matrimonio, il divorzio, l’eredità e l’affidamento dei figli oggi vengono regolate in modo diverso, con l’obiettivo di garantire pari diritti a uomini e donne.

Un terremoto nel diritto di famiglia? Apparentemente sì, un cambiamento che già si respira nell’aria.

Immaginate un mondo in cui le coppie non musulmane possono divorziare e sposarsi senza dover navigare nel labirinto della legge della Sharia. Un mondo in cui le questioni di matrimonio, divorzio, eredità e affidamento dei figli non sono più un rompicapo degno di un campionato di scacchi. Ebbene, questo mondo è diventato realtà negli Emirati Arabi Uniti.

Ma non è tutto! Questa legge federale per gli espatriati non musulmani non si ferma alla semplice regolamentazione di queste questioni. Oh no, ha ambizioni molto più grandi. L’obiettivo è niente meno che garantire pari diritti a uomini e donne. Quindi, se siete pronti per un viaggio in un mondo dove la giustizia familiare è equa, moderna e rispettosa di tutti, allacciate le cinture. Il 2023 negli Emirati Arabi Uniti è l’anno dei cambiamenti entusiasmanti e rivoluzionari. E noi siamo qui per raccontarveli.

Una rete di sicurezza per i lavoratori

Avete sentito spesso parlare della mancanza di tutela per i lavoratori negli Emirati Arabi Uniti. Qui dove mancano i sindacati e chi lavora non è abbastanza tutelato. Beh, avete sentito l’ultima? Dal 1° gennaio, tutti i lavoratori, sia del settore pubblico che privato, devono fare un salto di gioia! Perché, chiedete? Beh, gli Emirati Arabi Uniti hanno deciso di dare un bel regalo di inizio anno a tutti i dipendenti: un programma di sicurezza sociale. Sì, avete capito bene, una sorta di supereroe invisibile che vi proteggerà in caso di perdita del lavoro.

Ora, immagino che vi stiate chiedendo come funziona. Ebbene, è piuttosto semplice. Il programma è diviso in due categorie, un po’ come una partita di calcio. Da una parte abbiamo coloro che guadagnano salari mensili fino a 16.000 AED. Dall’altra, abbiamo i big shot, coloro che guadagnano di più.

Ma non preoccupatevi, non c’è rivalità qui. Entrambi i gruppi riceveranno la stessa protezione. Quindi, indipendentemente dal vostro stipendio, potete dormire sonni tranquilli sapendo che avete un piano B in caso di perdita del lavoro. E non importa se siete un impiegato o un dirigente, un lavoratore del settore pubblico o privato. Questo programma è per tutti. Quindi, mettete da parte le vostre preoccupazioni e godetevi la sicurezza che questo nuovo anno porta con sé.

Una spinta all’emiratizzazione

Un’altra notizia che sta scuotendo Dubai e dintorni e legata alla nuova legge che a partire dal 1° gennaio 2023 obbliga le aziende private con più di 50 dipendenti a fare un po’ di matematica. Non preoccupatevi, non sto parlando di equazioni differenziali o di teoremi complessi. È molto più semplice: dovranno garantire che il 2% dei membri del personale siano emiratini.

Sì, avete capito bene. Il governo degli EAU sta facendo un passo avanti per garantire una maggiore partecipazione degli emiratini nel settore privato. Quindi, se siete un’azienda con più di 50 dipendenti, è il momento di fare un po’ di spazio per i talenti locali!

Ma aspettate, c’è di più. Se non riuscite a raggiungere l’obiettivo del 2% entro la fine dell’anno, dovrete tirare fuori il portafoglio. Parliamo di una multa di 72.000 AED (circa 19.602 dollari) a gennaio per ogni lavoratore emiratino che non avete assunto. Questo equivale a 6.000 AED per ogni mese di quest’anno.

Ma non c’è da preoccuparsi, non è tutto così spaventoso come sembra. Questa in realtà è un’opportunità fantastica per le aziende di diversificare il loro personale e di beneficiare delle competenze e delle prospettive uniche che i lavoratori emiratini possono portare. Quindi, cari lettori di QuiDubai, se siete a capo di un’azienda, è il momento di rimboccarsi le maniche e di fare spazio a qualche nuovo volto emiratino nel vostro team!

Le nuove regole per le istituzioni finanziarie

Ora prepariamoci a immergerci nel mondo affascinante delle istituzioni finanziarie degli Emirati Arabi Uniti con questo aggiornamento: la Banca Centrale degli Emirati Arabi Uniti (CBUAE), che potremmo definire il “grande capo” del mondo finanziario del Paese, ha deciso di dare un bel colpo di scopa alle regole per le istituzioni finanziarie autorizzate, o LFI per gli amici. E cosa comporta questo cambiamento, vi chiederete? Beh, in sostanza, le LFI dovranno identificare e verificare l’identità di tutti i clienti. Non importa se siete il sultano di Brunei o il panettiere del quartiere, la vostra identità dovrà essere verificata e questo per aderire a una seria politica antiriciclaggio e sul finanziamento del terrorismo (AML/CFT) per gli istituti bancari che operano con le criptovalute negli Emirati.

Un altro passo verso un sistema finanziario più sicuro e trasparente, quindi. E se siete clienti di una LFI, potete dormire sonni tranquilli sapendo che la vostra identità è al sicuro.

L’introduzione della Corporate Tax

Il 9 dicembre 2022, il Governo Federale degli Emirati Arabi Uniti ha introdotto una novità significativa: il Federal Decree-Law n. 47, noto anche come Corporate Tax Law (CTL). Questa legge introduce la Corporate Tax (CT), una tassa applicata a tutte le società residenti negli Emirati Arabi Uniti, comprese le filiali di società straniere. La CT viene calcolata sul reddito netto generato all’interno del Paese.

La CT è entrata in vigore con riferimento agli esercizi finanziari che hanno avuto inizio a partire dal 1° giugno. Quindi, se gestite una società negli Emirati Arabi Uniti, è molto probabile che abbiate già dovuto fare i conti con questa nuova tassa.

Sappiamo che la parola “tassa” può sembrare intimidatoria, ma vi assicuriamo che non c’è motivo di preoccuparsi. La CT è solo un altro elemento del panorama fiscale degli Emirati Arabi Uniti, un paese che, come ben sapete, offre molteplici opportunità di business. Quindi, vediamo la CT non come un ostacolo, ma come un’opportunità per comprendere meglio il sistema fiscale del Paese e per capire come possiamo navigarlo al meglio.

Il 2023 sembra essere un anno di grandi cambiamenti per gli Emirati Arabi Uniti. Con nuove leggi e regolamenti che entrano in vigore, il Paese sta dimostrando il suo impegno per la modernizzazione e l’innovazione. Che tu sia un residente di lunga data o stia pensando di trasferirti a Dubai, queste modifiche avranno un impatto significativo sulla vita quotidiana e sulle opportunità di business. Ricordate, cari lettori di QuiDubai, che siamo qui per aiutarvi a destreggiarvi in questo affascinante e a volte complesso mondo di Dubai. Continuate a seguire QuiDubai per restare sempre aggiornati sulle ultime novità e tendenze.

Paul Fasciano

Direttore di QuiDubai.com, Paul k. Fasciano è un Mental Coach prestato al mondo della comunicazione. E' anche Business Coach, Consulente, Editore e Autore.

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