Residenza a Dubai? Guida ai visti e alla nuova normativa sui “freelancer visa”

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Dubai, la città emiratina nota per la sua modernità e l’accoglienza cosmopolita, è un crocevia per chi cerca nuove opportunità di vita e lavoro. Con oltre 200 nazionalità che convivono, Dubai si distingue per la sua capacità di attrarre talenti globali. Ma come si può diventare residenti negli Emirati? Quali tipi di visti sono disponibili? E il tanto discusso freelancer visa è davvero la soluzione ideale per chi lavora in autonomia? Analizziamo le opzioni e le novità normative.


Questo articolo in sintesi

Dubai rimane una delle mete più ambite per chi cerca una residenza fiscale favorevole e un ambiente economico dinamico. Tuttavia, il contesto normativo in evoluzione richiede un’attenzione sempre maggiore. Che si tratti di acquistare un immobile, aprire una società o lavorare come libero professionista, la scelta del visto deve essere ben ponderata. Con il supporto di consulenti qualificati, è possibile sfruttare al massimo le opportunità offerte dagli Emirati, mantenendo al contempo una solida conformità alle normative locali.


Tipologie di visti di residenza a Dubai

Dubai offre diverse possibilità per ottenere la residenza, ciascuna pensata per obiettivi e necessità differenti:

  • Resident Visa tramite proprietà immobiliare: È possibile ottenere un visto di residenza acquistando un immobile con un valore minimo determinato, generalmente superiore a un milione di dirham (circa 250.000 euro). Questo visto, valido per due anni, può essere un primo passo per chi desidera vivere a Dubai senza attività professionali attive. Tuttavia, per chi investe somme considerevoli, il Golden Visa rappresenta un’opzione più allettante, offrendo una validità di 10 anni e privilegi ulteriori.
  • Investor Visa: Ideale per imprenditori che aprono una società a Dubai, sia nelle free zone che nel mainland. Questo visto, valido per due anni, permette ai titolari di avere accesso a un sistema legale e fiscale snello, favorendo le attività commerciali internazionali. La procedura richiede un esame medico e l’approvazione delle autorità di immigrazione.
  • Freelancer Visa: Il “freelancer Visa” non esiste. Decantato come la soluzione per i liberi professionisti, questo visto è in realtà un working visa mascherato, come vedremo nel dettaglio.

La verità sul Freelancer Visa

Il freelancer visa è stato a lungo pubblicizzato come una soluzione semplice e conveniente per i liberi professionisti che desiderano lavorare a Dubai. Tuttavia, la realtà è più complessa. Più che un visto indipendente, il cosiddetto freelancer visa funziona come un contratto di assunzione tra il professionista e una società degli Emirati. Questa struttura “slega” il lavoratore dalla società, permettendogli di operare autonomamente, ma sempre sotto il cappello di un ente locale.

Il governo emiratino ha recentemente introdotto controlli più stringenti per evitare abusi di questo strumento. In passato, molti utilizzavano il freelancer visa per ottenere vantaggi fiscali senza realmente risiedere o contribuire all’economia locale.

Dal 2024, le autorità hanno intensificato i controlli, imponendo requisiti più rigorosi e verifiche approfondite. Chi ha rilasciato o ottenuto freelancer visa senza adeguati giustificativi rischia il ritiro del visto o, nei casi peggiori, l’espulsione permanente.

Come ottenere oggi un Freelancer Visa

Ottenere un freelancer visa è ancora possibile, ma le condizioni sono diventate molto più rigide. È fondamentale affidarsi a società competenti, come FenImprese Dubai e lo studio di Daniele Pescara, per gestire la pratica in modo conforme. Tra i requisiti aggiornati figurano:

  • Un’attività che dimostri di portare valore aggiunto al territorio degli Emirati.
  • La possibilità di dimostrare redditi consistenti e stabili, anche provenienti dall’estero.
  • Il rispetto delle normative locali in materia di residenza e operatività.

Questo visto è particolarmente indicato per chi:

  • Lavora da remoto per clienti esteri.
  • Non necessita di portare con sé la famiglia.
  • Ha un reddito annuo inferiore a 250.000 euro.
  • È in una fascia d’età compresa tra i 21 e i 55 anni.

Il principale vantaggio? Zero tasse e nessun obbligo contabile, rendendolo una delle soluzioni più economiche per ottenere la residenza a Dubai, purché venga strutturato correttamente.

L’impatto delle nuove normative

Le autorità emiratine hanno chiarito che il freelancer visa deve essere utilizzato nel rispetto delle regole. La riforma mira a garantire che chi ottiene il visto contribuisca effettivamente all’economia locale, evitando situazioni di abuso.

Dal punto di vista degli investitori e dei liberi professionisti, queste modifiche aumentano la sicurezza e la stabilità del sistema, rendendo Dubai un mercato ancora più attrattivo per chi vuole trasferirsi. Tuttavia, è essenziale affidarsi a consulenti esperti per navigare il nuovo contesto normativo e prevenire rischi inutili.

Cosa imparare dal caso Freelancer Visa

Il freelancer visa, pur essendo una soluzione valida per molti, richiede una gestione attenta e professionale. Questo caso evidenzia la necessità di una strategia ben pianificata quando si tratta di trasferirsi e lavorare a Dubai. La chiave per il successo è la conformità normativa, un posizionamento chiaro e il rispetto delle regole locali.

Per chi desidera fare di Dubai la propria base operativa, le opportunità sono immense. Tuttavia, come dimostra l’esperienza del freelancer visa, è fondamentale adottare un approccio consapevole e informato per evitare errori e sfruttare al meglio i vantaggi offerti da questa città globale.

Enrico Cucinotta

Enrico Cucinotta è un consulente con oltre 10 anni di esperienza, specializzato nell'ottimizzazione fiscale e operativa per aziende italiane. Ha supportato più di 500 imprese, contribuendo a un aumento dei profitti fino al 75% e a una riduzione fiscale media del 47%. Come Responsabile Operativo Italia per il Gruppo MP Consultancy LTD, opera a Padova, Roma e Dubai, con una forte expertise nelle dinamiche fiscali internazionali. Cucinotta è anche coinvolto nell'implementazione di standard di eccellenza per le imprese. Per consulenza fiscale o espansione internazionale, è possibile contattarlo al +049 736 0107.

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