Alla scoperta della Dubai nascosta e tradizionale

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Dubai, spesso associata a grattacieli scintillanti e lusso sfrenato, nasconde un’anima tradizionale e autentica, lontana dai percorsi turistici più battuti. Esplorare questa dimensione offre l’opportunità di immergersi in una città a misura d’uomo, dove i ritmi sono più lenti e la cultura locale si manifesta in tutta la sua ricchezza.


Il Quartiere Storico di Al Fahidi: un viaggio indietro nel tempo

Passeggiando tra le strette viuzze del quartiere storico di Al Fahidi, sembra di entrare in una macchina del tempo. Questo angolo di Dubai, lontano dai riflessi dei grattacieli scintillanti, è un luogo che conserva le memorie di una città che esisteva ben prima della scoperta del petrolio e del boom economico. Qui, tra le torri del vento—le iconiche barjeel che una volta raffreddavano naturalmente le abitazioni—e le case in pietra corallina, ci si trova immersi in un’atmosfera che è tanto antica quanto profondamente autentica.

Uno degli aspetti più affascinanti di Al Fahidi è la sua capacità di raccontare storie. Ogni edificio, ogni angolo, ha qualcosa da dire. Prendiamo, per esempio, la casa che ospita il Coffee Museum. Non è solo un museo; è un santuario dedicato al caffè, dove si può degustare una tazza di gahwa emiratina, aromatizzata con cardamomo e zafferano, mentre si ascoltano le storie delle carovane che attraversavano il deserto portando chicchi preziosi. Proprio lì, una guida appassionata racconta come il caffè fosse un simbolo di ospitalità, un rituale che ancora oggi definisce le interazioni sociali emiratine.

Lungo le viuzze, ci si imbatte in gallerie d’arte che celebrano l’identità culturale del Medio Oriente. Una di queste, la XVA Gallery, fonde arte contemporanea e tradizione, offrendo ai visitatori una prospettiva unica sulle radici e sull’evoluzione della creatività locale. Lì, una conversazione con un artista in residenza può facilmente trasformarsi in un dibattito sulla modernità e l’autenticità, mentre il muezzin intona l’adhan dalla vicina moschea.

Non manca, poi, l’esperienza culinaria. Sedersi in un caffè tradizionale, con i tavolini bassi e l’aroma di incenso nell’aria, offre un momento di riflessione sui ritmi di una vita che, in passato, era scandita da sole, vento e sabbia. Ed è proprio questa lentezza, questa connessione con il passato, che rende Al Fahidi un luogo speciale: una pausa dall’inarrestabile dinamismo della Dubai moderna, un angolo dove la storia e l’anima di una città si rivelano in tutta la loro intensità.

Ad esempio, l’Arabian Tea House, situato nel cuore di Al Fahidi, offre un ambiente tradizionale con tavolini bassi e un’ampia selezione di tè e piatti locali. È un luogo ideale per immergersi nella cultura emiratina. Oppure il Coffee Museum che, vi raccontavo poco fa, oltre a essere un museo dedicato alla storia del caffè, dispone di una caffetteria dove è possibile degustare diverse varietà di caffè tradizionali provenienti da tutto il mondo, in un ambiente che celebra la cultura del caffè. Al Kawbab Café, poi, è un caffè tradizionale noto per la sua ospitalità e per l’offerta di bevande locali in un ambiente semplice e autentico. Infine, il Mitti Café è rinomato per i suoi piatti vegetariani e la pittoresca terrazza, offre un’esperienza culinaria unica nel cuore di Al Fahidi. Ovviamente, Tripadvisor saprà indicare i migliori luoghi per una pausa gastronomica da visitare sul posto.

Mercati e souk tradizionali: l’anima commerciale di Dubai

Lasciare il quartiere storico di Al Fahidi e dirigersi verso i souk di Deira è come attraversare un ponte che collega il passato al presente. Qui, tra le strette stradine coperte da tetti di legno, si apre un mondo vibrante e caotico, lontano anni luce dai centri commerciali ultra-moderni per cui Dubai è famosa. Il Souk dell’Oro, il Souk delle Spezie e il Souk dei Tessuti non sono solo luoghi di commercio: sono una celebrazione della cultura mercantile che ha dato forma alla città.

Passeggiando per il Souk dell’Oro, la prima cosa che colpisce è lo scintillio abbagliante. Le vetrine, stipate fino all’inverosimile, espongono bracciali, collane e anelli che sembrano usciti da una fiaba delle Mille e una Notte. Eppure, dietro ogni pezzo c’è una storia. Un gioielliere può raccontarti di come l’oro venga portato qui dai mercati asiatici e africani, oppure offrirti un caffè mentre discutete su come ottenere il miglior prezzo. In un mondo dominato da transazioni digitali, la contrattazione qui è un’arte che resiste, un rituale che coinvolge abilità, pazienza e un pizzico di teatralità.

A pochi passi di distanza, il Souk delle Spezie offre un’esperienza completamente diversa. Qui l’aria è satura di aromi intensi: zafferano, cardamomo, cannella e incenso si mescolano, creando un profumo che sembra provenire da un’altra epoca. Ogni bancarella è un mosaico di colori e forme, dai sacchi di pepe nero ai grappoli di vaniglia appesi come ornamenti preziosi. Gli ambulanti ti invitano a fermarti, a toccare, a sentire il profumo, mentre ti raccontano le proprietà di ogni spezia. È impossibile non farsi coinvolgere: acquisti un pacchetto di datteri ripieni o un vasetto di miscela di spezie per curry, e ti sembra di portare a casa un pezzo della tradizione emiratina.

Ma è al Souk dei Tessuti che la magia del passato si manifesta per me in modo ancora più tangibile. Rotoli di stoffe pregiate, sete brillanti e pashmine dai motivi intricati sono disposti in modo ordinato, mentre i commercianti intavolano conversazioni animate in molteplici lingue, dal farsi all’hindi, dall’arabo all’inglese. Qui, ogni tessuto ha un significato, ogni colore una storia. Si può passare ore a curiosare, ascoltando le storie dei mercanti su come le stoffe arrivino dall’India, dal Pakistan o persino dall’Italia, per essere trasformate in abiti tradizionali o moderni.

Questi souk sono veri e propri teatri della vita quotidiana, dove si intrecciano tradizione e modernità, ricordi di antichi percorsi commerciali e ambizioni contemporanee. E nel mezzo di tutto questo, un visitatore può sentirsi parte di una storia più grande, riscoprendo il lato umano e autentico di Dubai.

Le meraviglie nascoste lungo il Creek: una Dubai autentica e vivace

Seguendo il Dubai Creek, la storica via d’acqua che un tempo era il cuore pulsante del commercio dell’emirato, si scopre una Dubai completamente diversa, fatta di ritmi più lenti e di storie antiche. Il Creek non è solo un corso d’acqua: è una finestra sulla vita quotidiana di molti abitanti locali, un luogo dove la modernità cede il passo alla tradizione.

La prima cosa che colpisce è il via vai delle abra, le piccole imbarcazioni in legno che attraversano instancabili le acque del Creek. Con pochi dirham, puoi salire su una di queste barche e osservare Dubai da una prospettiva completamente nuova. Seduto accanto a lavoratori, commercianti e qualche turista curioso, attraversi il Creek in pochi minuti, lasciando che il rumore del motore si mescoli al fruscio dell’acqua. Qui, non ci sono limousine o jet privati, solo una routine semplice e genuina che riporta a un tempo in cui l’intera città dipendeva da questo corso d’acqua per il commercio e la sopravvivenza.

Sbarcando sul lato di Deira o di Bur Dubai, si entra in un microcosmo di culture e attività. Lungo le banchine, i dhow – le tradizionali imbarcazioni in legno usate per il trasporto – sono ancora carichi di merci provenienti da Iran, Oman e altri vicini. I lavoratori si muovono con agilità tra i carichi, scaricando sacchi di spezie, tappeti e ceramiche che sembrano usciti direttamente da un bazar persiano. Non c’è fretta qui, solo un ritmo di lavoro costante, scandito dal rumore dei passi sulle assi di legno e dal vociare multilingue che riempie l’aria.

Proseguendo lungo la riva, si incontrano piccoli ristoranti e caffetterie che offrono un assaggio dell’autentica cucina emiratina e di altre culture vicine. In un angolo tranquillo, puoi sederti a un tavolo di plastica e gustare un piatto di machboos, un riso speziato con carne o pesce, mentre osservi il Creek che scorre imperturbabile. È un’esperienza che non troverai nei ristoranti stellati di Downtown Dubai, ma che ti regala un senso di connessione con la vita reale degli abitanti.

Non lontano, il mercato del pesce offre uno spettacolo unico per chi vuole immergersi nei ritmi quotidiani della città. I banchi sono colmi di pescato fresco, dal pesce amato dai locali ai frutti di mare più esotici. I venditori, con voci stentoree e gesti rapidi, contrattano con i clienti, e tutto sembra accadere in un’armonia caotica. È qui che la vera anima di Dubai emerge: un mix di tradizione e resilienza, un incontro tra passato e presente.

Lungo il Creek, ogni angolo racconta una storia, ogni volto nasconde un passato fatto di migrazioni, commerci e sacrifici. È una parte di Dubai che molti visitatori trascurano, ma che offre un’immersione autentica nella cultura e nella vita quotidiana dell’emirato. E mentre il sole tramonta e il Creek si colora di sfumature dorate, ti rendi conto che questo luogo è il battito di un cuore che continua a pulsare con forza, ricordando a tutti le origini profonde di questa metropoli straordinaria.

Quali tradizioni resistono a Dubai?

Dubai, pur essendo una delle città più moderne e cosmopolite del mondo, custodisce e celebra con orgoglio tradizioni antiche che continuano a prosperare accanto all’innovazione. Ecco alcune delle tradizioni più importanti che sopravvivono a Dubai, un legame tra passato e presente:

1. La cultura del Majlis

Il majlis, una sala accogliente per accogliere ospiti e discutere questioni familiari o di comunità, è una tradizione radicata negli Emirati. Questo spazio, arredato con tappeti, cuscini e decorazioni tradizionali, è simbolo di ospitalità emiratina. Ancora oggi, molte famiglie mantengono un majlis nella loro casa, e alcune istituzioni governative e culturali ne hanno creato versioni moderne per eventi e riunioni.

2. La falconeria

La falconeria è una delle tradizioni più iconiche della cultura emiratina, riconosciuta come patrimonio immateriale dell’UNESCO. I falchi sono stati a lungo compagni degli abitanti del deserto, utilizzati per la caccia. A Dubai, puoi trovare falconieri che praticano ancora questa arte, e l’Emirates Falcon Hospital offre un esempio di come questa tradizione sia stata integrata nella vita moderna.

3. La danza Al Ayala

L’Al Ayala, una danza tradizionale eseguita con bastoni di legno e tamburi, è spesso esibita durante le celebrazioni nazionali, matrimoni e festival. Questo ballo, che rappresenta la forza e l’unità della comunità, è un momento di grande orgoglio culturale e viene insegnato anche alle giovani generazioni.

4. I souq

I mercati tradizionali, o souq, come il Souq dell’Oro e il Souq delle Spezie, rappresentano un cuore pulsante della vecchia Dubai. Questi luoghi sono molto più di semplici mercati: sono centri di scambio culturale e sociale dove si negozia, si socializza e si tramandano tradizioni commerciali.

5. L’ospitalità e il gahwa

L’ospitalità è una parte fondamentale della cultura emiratina, e il gahwa, il caffè arabo, ne è il simbolo. Offerto agli ospiti come segno di rispetto e accoglienza, è spesso accompagnato da datteri e servito in piccoli bicchieri decorati.

6. La costruzione dei dhow

I dhow, tradizionali imbarcazioni a vela, sono un simbolo del passato marittimo di Dubai, quando il commercio di perle e spezie era l’attività principale. Sebbene oggi la costruzione di dhow sia meno comune, ci sono ancora artigiani che mantengono viva questa tradizione, e molte di queste barche sono utilizzate per crociere turistiche.

7. I matrimoni tradizionali

I matrimoni emiratini sono celebrazioni grandiose che onorano le tradizioni. Le cerimonie includono il henné per le spose, danze tradizionali, banchetti sontuosi e regali simbolici. Questi eventi uniscono modernità e consuetudini antiche, evidenziando il forte legame della comunità con il proprio patrimonio culturale.

8. Ramadan e Eid

Il mese sacro del Ramadan è osservato con grande devozione, con momenti di preghiera, digiuno e generosità verso i meno fortunati. Durante l’Eid, le famiglie si riuniscono, si indossano abiti tradizionali e si celebrano con cibi speciali e doni.

9. La pesca e la raccolta delle perle

Prima della scoperta del petrolio, la pesca e la raccolta delle perle erano le principali attività economiche della regione. Sebbene oggi siano praticate principalmente per scopi culturali e turistici, queste attività rimangono un simbolo del passato di Dubai.

10. Le corse di cammelli

Le corse di cammelli sono una tradizione profondamente radicata negli Emirati Arabi Uniti e rappresentano una finestra sul passato beduino della regione. Considerato “lo sport dei re”, questa attività è ancora molto popolare a Dubai e in altre parti del paese. Ogni anno, durante la stagione delle corse, migliaia di cammelli accuratamente allevati competono in eventi organizzati su piste all’avanguardia come quella di Al Marmoom Camel Racetrack, situata a breve distanza dalla città. Qui, i cammelli, guidati da piccoli robot-jockey, gareggiano su percorsi che possono raggiungere i 10 chilometri. Questi robot avanzati sostituiscono i fantini tradizionali, garantendo sicurezza agli animali e una perfetta fusione tra tradizione e modernità.

Partecipare a una corsa di cammelli non è solo assistere a un evento sportivo: è immergersi nella storia degli Emirati, dove ogni corsa racconta una storia di resistenza, orgoglio e tradizione.

Isabelle Palazia

Sono Isabelle Palazia, una copywriter appassionata della vita notturna e mi piace sempre scoprire nuovi locali, eventi e tendenze della città, sempre alla ricerca di nuovi posti cool e di avventure da condividere. Sono la voce "on the road" di QuiDubai scelta per raccontare tutto ciò che questa città ha da offrire in termini di cultura, divertimento e svago, e amo condividere le mie esperienze e opinioni con voi.

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