Il ruolo strategico della consulenza legale per le aziende italiane a Dubai: intervista con l’avvocato Giordano Di Lorenzi

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In un mercato in continua espansione come quello degli Emirati Arabi Uniti, e in particolare di Dubai, le aziende italiane che desiderano internazionalizzarsi devono affrontare sfide legali complesse. Dalla redazione di contratti internazionali alla registrazione di marchi, fino alla conformità con le normative locali, un supporto legale qualificato è essenziale per navigare in sicurezza tra queste complessità. In questa intervista esclusiva, l’avvocato Giordano Di Lorenzi, che collabora con la Daniele Pescara Consultancy e presenzia regolarmente presso la sede della Dubai International Financial Centre (DIFC), condivide la sua esperienza e la sua visione su come supportare le aziende italiane nel loro percorso di crescita a Dubai.


L’internazionalizzazione delle imprese italiane è un processo complesso che richiede una profonda conoscenza delle normative locali, soprattutto in un mercato competitivo come quello di Dubai. L’avvocato Giordano Di Lorenzi condivide la sua esperienza e approfondisce il ruolo chiave della consulenza legale nella crescita delle aziende italiane negli Emirati. Questa intervista è stata l’occasione per esplorare insieme a Di Lorenzi l’evoluzione della sua carriera a Dubai e fornire preziosi consigli alle imprese italiane che cercano di espandersi in questo mercato dinamico.

L’Avv. Giordano Di Lorenzi

Come è iniziato il suo percorso professionale e quali sono le sue aree di specializzazione principali nel campo del diritto internazionale e dell’assistenza alle imprese italiane che desiderano espandersi a Dubai?

“Il mio percorso professionale ha preso forma in Italia, dove mi sono laureato in giurisprudenza e ho ottenuto l’abilitazione come avvocato libero professionista. Mi sono specializzato principalmente nel diritto civile e commerciale, e successivamente ho sviluppato una competenza specifica nel campo dell’internazionalizzazione delle imprese. Il mio interesse per i mercati esteri, in particolare quello degli Emirati Arabi Uniti, è nato dalla necessità sempre più crescente delle aziende italiane di cercare nuovi mercati di sbocco. Questa domanda mi ha portato a focalizzare la mia attività sulla consulenza per le imprese che desiderano espandersi a Dubai, un mercato che offre enormi opportunità ma che richiede anche una profonda comprensione delle normative locali.

Come descriverebbe la sua esperienza a Dubai fino ad oggi, considerando l’evoluzione della sua collaborazione con Daniele Pescara Consultancy e la consulenza per l’internazionalizzazione delle imprese italiane su Dubai?

La nascita del mio rapporto di collaborazione con Daniele Pescara e la sua organizzazione è avvenuta in modo molto naturale. Il tutto è iniziato grazie all’assistenza che abbiamo fornito congiuntamente a un cliente comune, un’azienda italiana che desiderava espandersi a Dubai. Da quel momento, la nostra collaborazione è cresciuta in maniera costante. Ho iniziato a fornire consulenza legale ai primi clienti italiani che si affacciavano su questo mercato, lavorando a stretto contatto con Daniele e il suo team per offrire una consulenza integrata, che comprendesse sia gli aspetti legali sia quelli fiscali.
Negli ultimi anni, il nostro rapporto è diventato quotidiano, e insieme supportiamo numerose imprese italiane nell’internazionalizzazione, sia a Dubai che in altri contesti internazionali. Ogni azienda ha esigenze specifiche e, grazie alla nostra esperienza combinata, siamo in grado di guidarle attraverso le complessità normative e operative di questo mercato in forte crescita.

Quali sono, a suo parere, i principali vantaggi e le maggiori sfide che le aziende italiane devono affrontare quando decidono di espandersi nel mercato di Dubai?

“Dubai rappresenta una piazza estremamente attraente per le imprese italiane, grazie al suo dinamismo economico, alla posizione strategica e alle politiche governative favorevoli all’investimento estero. I vantaggi principali includono l’assenza di imposte sul reddito, la possibilità di operare nelle zone franche che offrono condizioni fiscali vantaggiose, e una burocrazia snella che facilita le operazioni di apertura delle attività.
Tuttavia, le sfide non mancano. In primo luogo, c’è la necessità di adattarsi a un contesto culturale e legale diverso da quello italiano. Le normative in materia di lavoro, contratti e proprietà intellettuale possono essere complesse, e ogni azienda deve prestare attenzione a rispettarle per evitare controversie legali. Inoltre, la concorrenza a Dubai è molto alta, specialmente in settori come il retail, l’ospitalità e il real estate, quindi è fondamentale sviluppare una strategia commerciale mirata.”

Quanto è importante, secondo la sua esperienza, il ruolo della consulenza legale nel successo di un’impresa italiana che decide di espandersi a Dubai?

“La consulenza legale gioca un ruolo cruciale nell’internazionalizzazione delle imprese, in particolare a Dubai, dove le normative locali sono molto diverse da quelle italiane. Una corretta consulenza legale permette di evitare errori costosi e di garantire che l’azienda operi nel pieno rispetto delle leggi locali. Dal punto di vista contrattuale, ad esempio, è fondamentale avere contratti chiari e ben definiti, che proteggano gli interessi dell’impresa italiana in caso di controversie.
Oltre a ciò, un avvocato esperto può assistere le aziende nella registrazione dei marchi, nella tutela della proprietà intellettuale e nella scelta della forma giuridica più adatta per operare negli Emirati. Questo tipo di assistenza non solo evita rischi legali, ma contribuisce anche a costruire una base solida per il successo a lungo termine dell’impresa.”

Quali consigli darebbe alle imprese italiane che stanno valutando l’idea di espandersi a Dubai o più in generale nel mercato degli Emirati Arabi Uniti?

“Il primo consiglio che darei è quello di prepararsi adeguatamente. L’espansione internazionale richiede un piano strategico solido, che consideri sia gli aspetti commerciali che quelli legali. Prima di avventurarsi in un mercato come quello di Dubai, è essenziale fare una valutazione accurata del settore in cui si vuole operare e delle normative locali.
In secondo luogo, consiglierei di affidarsi a consulenti esperti, sia legali che fiscali, che conoscano bene il mercato locale e possano guidare l’azienda attraverso il processo di internazionalizzazione. La scelta di collaboratori locali affidabili può fare la differenza tra il successo e il fallimento in un mercato complesso come quello degli Emirati. Infine, è importante essere flessibili e pronti ad adattarsi alle dinamiche di un mercato in continua evoluzione come quello di Dubai.”

Come sta contribuendo il servizio che offre alla redazione di contratti internazionali a dare valore alle aziende italiane che desiderano espandersi nel mercato emiratino?

“Il valore principale che stiamo offrendo attraverso la redazione di contratti internazionali è la fiducia che le aziende italiane possono riporre nella regolamentazione dei rapporti commerciali. Un contratto dettagliato e specifico per il caso di specie non garantisce che un partner commerciale rispetterà sempre i suoi impegni, ma fornisce protezione giuridica in caso di inadempimenti. La nostra esperienza ci permette di elaborare contratti che documentano a fondo ogni rapporto commerciale, e questo è particolarmente importante in caso di controversie davanti a un’autorità giudiziaria. Inoltre, questi contratti servono anche a dimostrare la trasparenza e la legittimità dei flussi finanziari di un’azienda, aspetto cruciale per superare le verifiche delle autorità di compliance o antiriciclaggio. In questo modo, il contratto diventa uno strumento fondamentale sia per proteggere l’azienda da potenziali controversie legali sia per evitare il congelamento dei conti correnti, che spesso colpisce molti imprenditori a causa di sospetti di irregolarità finanziarie.”

Di recente avete lanciato un servizio di registrazione marchi d’impresa. Quali sono i principali vantaggi per le aziende italiane che desiderano registrare il proprio marchio a Dubai?

“La registrazione del marchio d’impresa è uno degli strumenti più efficaci per proteggere le aziende italiane dalla contraffazione, un rischio sempre più elevato con l’aumento degli imprenditori digitali. Molti lanciano nuovi prodotti o servizi senza rendersi conto che potrebbero violare i diritti di proprietà industriale di altre aziende. La registrazione di un marchio conferisce diritti di esclusiva che proteggono contro attività di contraffazione o concorrenza sleale. Avere un marchio registrato a Dubai permette alle aziende italiane di esercitare un controllo più rigido e di intervenire legalmente in caso di violazioni, proteggendo così il valore del brand e le proprie attività economiche.”

Lei è altamente specializzato in diritto civile. Come riesce a bilanciare questa esperienza con le esigenze delle aziende che operano in un contesto internazionale come quello di Dubai?

“Il mio approccio è quello di creare un servizio su misura per le esigenze specifiche degli imprenditori. Questo significa non solo affrontare gli aspetti tecnici del diritto civile e commerciale, ma anche capire profondamente le preoccupazioni e gli obiettivi di chi gestisce un’azienda. Empatizzare con il cliente e costruire un rapporto solido mi permette di offrire soluzioni legali che siano pratiche e comprensibili per chi non ha familiarità con il linguaggio giuridico. Bilanciare l’esperienza nel diritto civile con le esigenze internazionali richiede flessibilità e la capacità di tradurre concetti complessi in strategie pratiche e immediatamente applicabili.”

Lei presenzia regolarmente presso la sede della DIFC a Dubai. In che modo la sua presenza sul territorio rafforza il rapporto con i clienti locali?

“Sono convinto che la tecnologia, per quanto utile, non possa sostituire la connessione umana che si crea con una presenza costante e regolare sul territorio. Essere fisicamente presenti rafforza i rapporti con i clienti e crea una fiducia che difficilmente può essere costruita solo con videochiamate. La mia presenza presso la DIFC di Dubai mi permette di interagire direttamente con le autorità e di assistere i miei clienti in maniera più tempestiva e personalizzata. Inoltre, la possibilità di incontrare i clienti di persona e di discutere delle loro esigenze in modo diretto migliora la qualità del servizio e consolida un rapporto di lungo termine basato sulla fiducia reciproca.”

Guardando al futuro, quali sono i settori emergenti a Dubai che vede come opportunità per le aziende italiane interessate all’internazionalizzazione?

“Dubai è un hub globale in espansione che offre opportunità in una vasta gamma di settori. Uno dei più promettenti è sicuramente il settore delle nuove tecnologie, come la blockchain e le criptovalute, dove Dubai è all’avanguardia. Anche il settore del real estate continua a crescere a ritmi impressionanti, offrendo possibilità di investimento interessanti. Oltre a questi, il commercio tradizionale e il retail rimangono settori solidi per le aziende italiane, con una domanda in costante crescita per prodotti di alta qualità. Credo che l’innovazione tecnologica e le nuove forme di economia digitale rappresentino una grande opportunità per chi desidera espandersi in questo mercato dinamico.


Voglio ringraziare l’avvocato Giordano Di Lorenzi per la sua disponibilità a questa intervista in cui abbiamo avuto l’opportunità particolarmente preziosa di parlare di internazionalizzazione delle imprese italiane verso Dubai. Certamente una grande e promettente finestra che richiede, tuttavia, una preparazione meticolosa e un’adeguata consulenza legale. L’esperienza di Giordano Di Lorenzi dimostra l’importanza di avere una strategia ben definita e la necessità di un’assistenza continua per superare le sfide legali e culturali di un mercato così competitivo. Per le imprese italiane che desiderano espandersi negli Emirati, il consiglio è chiaro: prepararsi al meglio e affidarsi a professionisti esperti.

Paul Fasciano

Direttore di QuiDubai.com, Paul k. Fasciano è un Mental Coach prestato al mondo della comunicazione. E' anche Business Coach, Consulente, Editore e Autore.

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