L’Arabia Saudita ha investito in Cristiano Ronaldo per una operazione di soft power, per migliorare l’immagine del Paese attraverso lo sport. L’ingaggio del giocatore portoghese a fine carriera ha un costo molto alto ma comporta anche investimenti in immagine per il Paese, con Ronaldo che incasserà anche dopo aver appeso gli scarpini.
Il calcio che sposta gli equilibri

Il calcio è uno sport che attrae grandi investimenti e ingenti somme di denaro. E’ normale che ci siano differenze nei salari tra giocatori di diversi paesi e squadre. Tuttavia, il calcio dovrebbe essere valutato per le sue prestazioni sportive e non solo per il denaro che genera.
Ci sono anche considerazioni etiche da fare su come vengono utilizzati i fondi generati dal calcio in alcune nazioni e come questi possono influire sulla società. In generale, è importante essere consapevoli di questi aspetti e valutare il calcio in modo equo e obiettivo. Proviamoci.
L’investimento su Cristiano Ronaldo
L’investimento in Ronaldo da parte dell’Arabia Saudita è anche una risposta al cambiamento nei rapporti diplomatici con gli Stati Uniti sotto la nuova amministrazione di Biden e alla necessità di diversificare gli investimenti in previsione della diminuzione dei ricavi dalla vendita del petrolio. Il Paese vuole costruire una nuova immagine di protagonista del futuro e stabilire nuovi rapporti con Russia e Cina.
L’Arabia Saudita non è l’unica del Golfo ad essere impegnata nella costruzione di una nuova immagine e nell’attrazione di investimenti e turismo. Anche Qatar e Dubai stanno investendo per costruire un’immagine positiva e attrarre investimenti, turismo e attività economiche. Qatar ha utilizzato il calcio per farsi conoscere e Dubai ha annunciato un piano di investimenti da 8.700 miliardi di dollari per diventare una delle principali piazze finanziarie mondiali e attrarre turisti abolendo le tasse sugli alcolici e cambiando il calendario della settimana per adattarsi alle abitudini occidentali.
La costruzione di un’immagine

L’area del Golfo è in un periodo di rapido cambiamento e c’è una forte attenzione sulla costruzione di una nuova immagine e sull’attrazione di investimenti e turismo. Questo movimento è in contrasto con l’Europa e la Russia, che non hanno ancora compreso l’importanza del soft power e della costruzione di un’immagine positiva, a differenza dell’approccio statunitense che si basa sull’utilizzo della forza per raggiungere i propri obiettivi.
Dunque, l’acquisto di Cristiano Ronaldo non è solamente l’ingaggio di un giocatore, perché da solo questo particolarissimo player sposta gli equilibri d’immagine di un’intera nazione e svela la strategia sulla scacchiera dell’economia internazionale. Una volta tanto una strategia che non è fatta di aggressività, ma di un approccio “soft” fatto di innovazione e sguardo positivo e propositivo sul futuro.