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La pizza creata da ChatGPT che sta conquistando Dubai

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Dubai, riconosciuta per il suo dinamismo e la sua capacità di abbracciare innovazione e diversità, ha recentemente visto una nuova sorpresa: una pizza creata dall’intelligenza artificiale che sta attirando l’attenzione globale. La catena di pizzerie Dodo Pizza ha introdotto nel proprio menù un piatto innovativo ideato dal chatbot ChatGPT di OpenAI.


Questa creazione non è solo una novità culinaria, ma rappresenta un cambiamento epocale nella ristorazione, segnando l’ingresso definitivo dell’intelligenza artificiale (AI) nel settore gastronomico. L’idea è nata da Spartak Arutyunyan, uno dei gestori della catena di pizzerie a Dubai, che ha chiesto a ChatGPT di creare una pizza che riflettesse la multiculturalità della città.

Secondo i dati di Deloitte, il 63% dei consumatori globali è disposto a provare piatti creati dall’intelligenza artificiale, segnalando un forte interesse verso l’innovazione in campo gastronomico.

ChatGPT e la pizza multiculturale

L’algoritmo ha suggerito una combinazione tanto stravagante quanto rappresentativa della popolazione di Dubai, una delle città più cosmopolite al mondo. La pizza include ingredienti che rispecchiano le diverse comunità presenti: pollo shawarma (ispirato alla cucina araba), paneer shashlik (un formaggio indiano marinato nelle spezie), la celebre miscela di erbe orientali za’atar, e la salsa mediorientale tahini. Arutyunyan ha descritto il risultato come “sorprendentemente buono”, un mix di sapori che riflette perfettamente la diversità culturale della città.

L’influenza di ChatGPT nel suggerire piatti innovativi non si limita solo a Dubai. Anche negli Stati Uniti, ad esempio, il ristorante Velvet Taco di Dallas ha fatto ricorso a ChatGPT per creare un nuovo taco. La responsabile dell’offerta culinaria, Venecia Willis, ha raccontato che l’AI ha proposto combinazioni insolite, come un taco con curry rosso e ananas, ma alla fine ha ideato una ricetta di successo: un taco con gamberi e bistecca, che ha venduto più di 22.000 unità in una sola settimana.

Il contesto gastronomico a Dubai

Dubai è già ampiamente riconosciuta per la sua vibrante scena gastronomica, grazie all’afflusso di oltre 200 nazionalità e un mercato alimentare che ha raggiunto i 30 miliardi di dollari nel 2022, secondo dati di Euromonitor International. L’aspetto più interessante di questa metropoli è la sua capacità di accogliere e fondere culture culinarie diverse, creando piatti che riflettono la complessità della sua popolazione.

A Dubai, la gastronomia non è solo un business, ma una vera e propria espressione della cultura globale che la città rappresenta. La sfida per i ristoratori è offrire piatti che rispecchino la diversità dei loro clienti, un tema che la pizza di Dodo Pizza ha saputo abbracciare al meglio grazie all’uso dell’intelligenza artificiale.

Secondo un report di McKinsey, il valore del mercato dell’intelligenza artificiale nel settore alimentare dovrebbe superare i 10 miliardi di dollari entro il 2025. L’AI non solo ottimizza la gestione della catena di approvvigionamento e il controllo qualità, ma sta anche trasformando il processo creativo, suggerendo piatti che chef e ristoratori potrebbero non aver mai immaginato.

AI nel food-tech: trend globale in ascesa

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella ristorazione è un fenomeno in crescita. Negli ultimi anni, le grandi catene di ristorazione hanno iniziato a sperimentare con l’AI non solo per l’efficienza operativa, ma anche per aumentare l’innovazione culinaria. McDonald’s, per esempio, ha investito in tecnologie AI per personalizzare l’esperienza dei clienti attraverso chioschi digitali e app, mentre catene come Domino’s utilizzano l’intelligenza artificiale per migliorare le operazioni di consegna.

Tuttavia, l’utilizzo dell’AI nella creazione di nuovi piatti rappresenta una frontiera ancora più innovativa. Tom Standage, autore di “A Brief History of Food”, ha commentato che l’AI sta rapidamente diventando uno strumento chiave per chef e ristoratori. “La capacità dell’intelligenza artificiale di combinare ingredienti in modi inaspettati sta rivoluzionando il modo in cui pensiamo al cibo,” ha dichiarato Standage.

Le tecnologie AI come ChatGPT permettono a ristoratori e chef di esplorare nuove combinazioni di ingredienti, spesso andando oltre le loro intuizioni personali. Tuttavia, non tutti gli esperti sono convinti che questa rivoluzione culinaria sia del tutto positiva. Alcuni ritengono che, se da una parte l’intelligenza artificiale possa aiutare a superare blocchi creativi, dall’altra non potrà mai sostituire completamente la creatività e l’istinto umano.

Intelligenza artificiale e sostenibilità alimentare

L’AI ha un potenziale enorme non solo in termini di creatività, ma anche per affrontare alcune delle principali sfide dell’industria alimentare, come la sostenibilità e la riduzione degli sprechi. Secondo uno studio del World Economic Forum, il 30% del cibo prodotto a livello globale viene sprecato ogni anno, e l’intelligenza artificiale potrebbe aiutare a ridurre drasticamente questo numero attraverso una gestione ottimizzata delle scorte e una previsione più accurata della domanda.

L’utilizzo dell’AI nel settore food, infatti, può contribuire a ridurre lo spreco alimentare migliorando la logistica e la gestione dell’inventario nei ristoranti. Sistemi avanzati di analisi dei dati possono aiutare a monitorare le preferenze dei clienti e prevedere le tendenze future, consentendo ai ristoratori di preparare solo le quantità necessarie e di ridurre gli scarti. Questo è particolarmente rilevante in un contesto come Dubai, dove la sostenibilità alimentare è diventata una priorità crescente per le autorità locali.

Conclusioni: il futuro del food-tech a Dubai e oltre

La pizza creata da ChatGPT da Dodo Pizza non è solo un esperimento culinario, ma un simbolo di come l’intelligenza artificiale stia ridefinendo il futuro della ristorazione. Dubai, con la sua apertura all’innovazione e la sua diversità culturale, si conferma un laboratorio perfetto per l’adozione di nuove tecnologie in ambito gastronomico.

Con la crescente adozione dell’AI nel settore alimentare, è probabile che vedremo sempre più ristoranti sfruttare queste tecnologie non solo per migliorare l’efficienza operativa, ma anche per innovare i loro menù e offrire esperienze culinarie uniche. La domanda che resta aperta è se i consumatori saranno disposti a lasciarsi guidare dall’intelligenza artificiale nelle loro scelte gastronomiche, o se la creatività umana continuerà a dominare la scena.

In ogni caso, l’introduzione dell’AI nel mondo della ristorazione rappresenta una nuova fase evolutiva per l’industria, e non c’è dubbio che Dubai continuerà a essere all’avanguardia in questa trasformazione.

La Redazione

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