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Dubai Expo 2025: preparativi in corso per l’evento globale

L'emirato si prepara ad ospitare l'Expo 2025, con aspettative di milioni di visitatori e significative opportunità economiche e culturali.

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Dubai si prepara a ospitare l’Expo 2025, confermando ancora una volta il suo ruolo di crocevia globale dell’innovazione, della cultura e dell’economia. Mentre l’emirato lavora ai preparativi per l’evento, cresce l’attesa per un’esposizione universale che promette di ridefinire gli standard internazionali per partecipazione, sostenibilità e impatto economico. Dopo il successo dell’Expo 2020, posticipata al 2021 per la pandemia e considerata una delle più riuscite della storia, gli occhi del mondo tornano a puntare su Dubai con aspettative altissime. Il focus sarà ora su infrastrutture intelligenti, cooperazione tra Paesi, mobilità sostenibile e nuove tecnologie. L’Expo rappresenta non solo una vetrina globale, ma anche un’opportunità concreta di business e visibilità per aziende, startup e istituzioni internazionali.


Un evento che definisce il futuro globale

L’Esposizione Universale, o World Expo, è tra gli eventi internazionali più rilevanti in termini di partecipazione di Paesi e attrattività di pubblico, capace di catalizzare le energie economiche, sociali e culturali del pianeta. Dubai, dopo aver ospitato l’Expo 2020 con la presenza di 192 nazioni e oltre 24 milioni di visitatori, si candida ora a rilanciare il format con una nuova edizione nel 2025, anche se tecnicamente sarà Osaka, in Giappone, a ospitare l’Expo ufficiale del Bureau International des Expositions (BIE). Tuttavia, l’emirato sta lanciando un Expo parallelo interno – un ecosistema permanente basato sull’eredità lasciata dall’Expo precedente – che include un calendario di eventi, summit, forum e fiere di livello mondiale che culmineranno proprio nel 2025.

Questo movimento strategico riflette l’ambizione degli Emirati Arabi Uniti: consolidare il proprio posizionamento come hub globale per l’innovazione e l’incontro tra culture. Con strutture già pronte come il Distretto di Expo City Dubai, oggi trasformato in un quartiere smart e sostenibile, l’emirato punta ad accogliere milioni di visitatori e ad attrarre investimenti nei settori chiave per il prossimo decennio: energia pulita, intelligenza artificiale, mobilità avanzata, turismo, istruzione e arte.

La visione emiratina si intreccia con un’agenda globale che guarda alla sostenibilità e all’inclusione. E se l’Expo 2020 ha dimostrato che Dubai può competere con le metropoli più influenti al mondo, il 2025 si prospetta come un momento di consolidamento e rilancio del suo soft power internazionale. In questo contesto, il ruolo delle imprese internazionali – italiane incluse – sarà cruciale. Dubai sta infatti rafforzando i legami diplomatici ed economici con l’Europa, promuovendo accordi bilaterali e agevolazioni per attrarre know-how e capitale umano.

Dubai Expo 2025: verso un nuovo capitolo

L’obiettivo degli Emirati Arabi Uniti per l’Expo 2025 è ambizioso quanto chiaro: confermare Dubai come piattaforma permanente di dialogo globale, in un contesto di crescente competizione tra le grandi capitali internazionali. Sebbene l’Expo ufficiale si terrà a Osaka dal 13 aprile al 13 ottobre 2025, il governo emiratino ha deciso di proiettare nel medesimo arco temporale un palinsesto di eventi e progetti locali nella Expo City Dubai, l’eredità trasformata del sito dell’Expo 2020.

Expo City Dubai: un’eredità che diventa città

Expo City Dubai, inaugurata nel 2022 come quartiere smart e carbon neutral, ospiterà oltre 30 eventi internazionali tra il 2024 e il 2025, tra cui il COP28 Legacy Forum, il Future Food Systems Summit e una serie di expo settoriali dedicati a intelligenza artificiale, sanità e climate tech.

Secondo quanto riportato da The National News e Arabian Business, l’area sarà il cuore pulsante dell’agenda culturale, diplomatica e imprenditoriale emiratina. Il piano è in linea con la Dubai Economic Agenda D33, che mira a raddoppiare l’economia dell’emirato entro il 2033, facendo leva su innovazione, turismo e investimenti stranieri diretti (FDI).

Numeri e proiezioni: 2025 come anno di svolta

Secondo le ultime analisi pubblicate da Oxford Business Group e Khaleej Times, si prevede che l’indotto economico generato dagli eventi legati a Expo 2025 a Dubai possa superare i 10 miliardi di dollari, con un incremento del 25% nel settore turistico rispetto al 2023. Emirates Airlines ha già annunciato un piano di espansione per il 2025, con rotte aggiuntive e nuove partnership per favorire il flusso di visitatori.

Le autorità stimano la partecipazione di oltre 12 milioni di visitatori locali e internazionali tra aprile e ottobre 2025, grazie a pacchetti integrati tra Expo City Dubai, i principali hub fieristici (come il Dubai World Trade Centre) e l’offerta culturale del Distretto del Design, della Dubai Opera e dei nuovi musei in costruzione.

Le opportunità per le imprese internazionali

Numerose le opportunità per le aziende estere. Dubai Investment Development Agency (Dubai FDI) ha attivato un portale dedicato alle imprese interessate a stabilirsi nell’area di Expo City. Il focus è sui settori:

  • Green energy e clean tech
  • HealthTech e biotecnologie
  • Smart mobility e logistica
  • Design, moda e cultura

Il Padiglione Italia, già riadattato a centro di innovazione e startup hub, ospiterà una serie di incontri organizzati in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi, ICE e SACE. Le PMI italiane avranno la possibilità di partecipare a showcase settoriali e business forum, come confermato in un comunicato congiunto dal Ministero degli Affari Esteri italiano e dall’Ambasciata degli Emirati a Roma.

Il contesto geopolitico e il ruolo strategico degli EAU

In un momento di ridefinizione degli equilibri internazionali, gli Emirati Arabi Uniti si propongono come partner diplomatico e commerciale affidabile. La Dubai Vision 2040 e l’Agenda Verde varata dal governo nel 2023 sottolineano l’impegno per la sostenibilità, la diversificazione economica e la stabilità fiscale. L’Expo 2025 si inserisce in questa visione strategica come strumento di soft power, capace di rafforzare i legami con l’Asia, l’Europa e l’Africa.

Il Paese è stato recentemente incluso tra i 10 mercati più attrattivi per investimenti esteri secondo il FDI Confidence Index 2024 (Kearney), e Dubai è prima nella regione MENA per numero di progetti greenfield avviati da aziende internazionali (fonte: UNCTAD, World Investment Report).

Questo posizionamento non è frutto del caso, ma il risultato di una strategia diplomatica multilivello che ha visto gli Emirati rafforzare le proprie relazioni con attori globali come India, Cina, Germania e Italia, attraverso accordi bilaterali e investimenti incrociati in settori chiave come energia rinnovabile, infrastrutture logistiche, intelligenza artificiale e smart cities. L’Expo 2025 si inserisce come catalizzatore di queste sinergie, fungendo da piattaforma per promuovere partnership transcontinentali e sostenere l’internazionalizzazione delle imprese emiratine.

La recente adesione degli Emirati Arabi Uniti ai BRICS, formalizzata nel gennaio 2024, rafforza ulteriormente la posizione del Paese nel sistema multipolare emergente, offrendo nuove traiettorie commerciali e finanziarie soprattutto verso Sud-Est asiatico, America Latina e Africa. Secondo Oxford Economics, gli EAU potrebbero attrarre oltre 200 miliardi di dollari in investimenti infrastrutturali entro il 2030, con Dubai al centro di questo slancio espansionistico.

La reputazione di hub sicuro e fiscalmente competitivo continua a consolidarsi: la Corporate Tax introdotta nel 2023 con un’aliquota del 9% si mantiene tra le più favorevoli a livello OCSE, e il sistema di Free Zones rimane una leva potente per l’attrazione di capitali, start-up tecnologiche e talenti globali.

A conferma della visione strategica a lungo termine, il piano We the UAE 2031 — pubblicato dal Consiglio dei Ministri — definisce obiettivi ambiziosi: posizionare il Paese tra i primi 10 al mondo per performance economica, resilienza climatica e attrattività del talento entro il prossimo decennio. In questo contesto, Expo 2025 non è solo un evento, ma una dichiarazione d’intenti: un’opportunità per consolidare la leadership diplomatica, culturale ed economica degli EAU nello scacchiere globale.

La conclusione di QuiDubai

Se l’Expo 2020 ha proiettato Dubai nel novero delle grandi capitali globali, il 2025 si configura come la prova di maturità di un modello che unisce pragmatismo economico, visione strategica e soft power culturale. L’evento ufficiale si terrà a Osaka, ma è proprio negli Emirati Arabi Uniti che si osserva una delle evoluzioni più interessanti del concetto stesso di Expo: da evento circoscritto a dispositivo permanente di sviluppo. Expo City Dubai non è una reliquia, ma una piattaforma attiva, pensata per catalizzare innovazione, attrarre investimenti e connettere ecosistemi globali.

A fare la differenza è la capacità del governo emiratino di integrare grandi eventi in una strategia di lungo periodo: la Dubai Vision 2040, l’Agenda Verde, l’ingresso nei BRICS e la leadership nella regione MENA non sono solo linee di policy, ma tessere coerenti di un disegno geopolitico che sta prendendo forma sotto gli occhi di tutti. Il fatto che Dubai primeggi nel numero di progetti greenfield e continui ad attrarre capitali in un contesto di instabilità globale, segnala una capacità di attrazione rara e lucidamente costruita.

In questo scenario, le imprese italiane e le istituzioni devono interrogarsi con urgenza: vogliono continuare a presidiare mercati stanchi e saturi, o sono pronte a esplorare un baricentro in movimento? Il rischio non è solo perdere opportunità, ma restare ancorati a una geografia economica che non esiste più. Dubai non è più un esperimento. È un laboratorio che produce risultati. E chi non partecipa, si condanna all’irrilevanza.

La Redazione

Siamo il magazine di riferimento per gli Italiani a Dubai.
Parliamo di diverse tematiche, dagli eventi al lusso fino alle opportunità che questa magnifica città ci fornisce.

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