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Seconda Puntata – Investimento immobiliare a Dubai con Riccardo Gioè

Tempo di lettura : 2 minuti

L’investimento immobiliare a Dubai continua ad attirare l’interesse di investitori da tutto il mondo, grazie a una combinazione vincente di vantaggi fiscali, normative flessibili e rendimenti interessanti. In un nuovo episodio del podcast “Focus Dubai”, Riccardo Gioè – esperto del settore e fondatore di Corsa Real Estate – spiega nel dettaglio perché, oggi più che mai, comprare casa a Dubai può rappresentare un passo strategico. Lo fa in modo diretto, rispondendo a domande frequenti con esempi concreti e numeri chiari.


Investire da non residenti: è possibile e vantaggioso

Uno degli aspetti che rende Dubai una piazza appetibile è la possibilità, anche per i non residenti, di acquistare immobili. Come spiega Gioè, basta un investimento di circa 190.000 euro per poter iniziare. Ma è il livello successivo a generare un impatto maggiore: con un investimento immobiliare di oltre 500.000 euro, si accede al Golden Visa, un visto di lungo periodo (10 anni) particolarmente apprezzato per i benefici che garantisce, tra cui residenza fiscale, apertura di conti bancari, accesso a servizi e libertà di movimento negli Emirati.

L’investitore può scegliere tra proprietà “ready to move-in” (già completate) o progetti off-plan, ovvero ancora in costruzione ma prenotabili con piani di pagamento frazionati. Anche in questo caso, a determinate condizioni, è possibile accedere al visto una volta superati il 50% di costruzione e di pagamento. Una formula flessibile, adatta sia a chi cerca un’abitazione futura, sia a chi punta al capitale immobilizzato con rivalutazione.


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Fiscalità vantaggiosa e rendimento netto

Uno dei principali driver d’attrattività per chi valuta un investimento immobiliare a Dubai è il regime fiscale, tra i più favorevoli al mondo. Per i residenti, non esiste tassazione sugli affitti né sulle plusvalenze derivanti dalla vendita. Gioè chiarisce con esempi semplici: “Se hai un bilocale che ti rende 30.000 euro all’anno, sono 30.000 euro netti, non tassati”. E ancora: “Se acquisti a 500.000 euro e rivendi dopo tre anni a 600.000, quei 100.000 euro di guadagno non sono tassabili”.

Attenzione, però: il vantaggio vale solo se si è residenti a Dubai. In caso contrario, i redditi generati vanno dichiarati nel Paese di residenza fiscale. La pianificazione internazionale diventa quindi essenziale per chi vuole ottimizzare i benefici fiscali, ed è un ambito in cui Corsa Real Estate fornisce supporto specializzato.

Proprietà freehold e libertà di acquisto

Un altro aspetto distintivo del mercato di Dubai è l’estensione delle aree freehold: oltre il 90% del territorio è disponibile per l’acquisto da parte di qualsiasi cittadino straniero. Questo significa proprietà piena al 100%, sia del terreno che dell’immobile, senza limiti di tempo o vincoli legati alla cittadinanza.

Le poche eccezioni si concentrano nelle cosiddette aree “leasehold”, riservate ai cittadini dei Paesi del Golfo (GCC), che in genere comprendono ville di lusso in zone come Jumeirah, Al Barsha o Al Quoz. Tuttavia, come segnala Gioè, anche queste restrizioni stanno progressivamente venendo meno, grazie a nuove direttive dello sceicco che permettono acquisti anche in quelle aree tramite procedure semplificate.

Costi di gestione contenuti

Una delle domande più frequenti riguarda le spese di mantenimento: a quanto ammontano i costi condominiali annuali? Secondo Gioè, per un bilocale di circa 70 mq, si parte da circa 3.000 euro all’anno in zone come JVC o Al Furjan, fino ad arrivare ai 6.000 euro per quartieri più esclusivi come Downtown, Beachfront o Dubai Marina. Costi competitivi, soprattutto se confrontati con città come Londra, Milano o New York, dove tasse e oneri condominiali possono arrivare a cifre decisamente superiori.


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Opportunità per ogni budget

Contrariamente all’idea che Dubai sia una destinazione solo per super ricchi, Gioè sottolinea che si può iniziare a investire anche con 200.000 euro, acquistando ad esempio studi in aree emergenti ma ben collegate, come Arjan, JVC, Al Furjan o Sports City. Queste zone, pur distando 20-25 minuti da Downtown o Marina, offrono buoni rendimenti locativi, crescita di valore nel tempo e progetti in continua espansione.

Dubai offre quindi diverse strategie di investimento: c’è chi opta per il flipping (rivendita rapida dopo la consegna), chi per la rendita da affitto a breve termine (in aree turistiche), e chi punta alla rivalutazione nel lungo periodo. In tutti i casi, è fondamentale conoscere bene le aree e i tempi di ingresso.

La Redazione

Siamo il magazine di riferimento per gli Italiani a Dubai.
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