Se mai ci fosse un luogo in cui aspirano a vivere i remote workers o, all’italiana, lavoratori a distanza, è certamente Dubai, la città del lusso degli Emirati Arabi Uniti. Il fatto è che Dubai non è sempre stata la località da sogno che tutti conoscono oggi. La città è stata documentata per la prima volta come villaggio di pescatori nel XVIII secolo e solo nel 1971 l’abbiamo vista entrare a far parte della federazione degli Emirati Arabi Uniti. Eppure negli ultimi decenni la città si è trasformata in un hub tecnologico che spinge costantemente sull’acceleratore dell’innovazione e, anche per questo, meta ideale per lavoratori “remote” alla ricerca di stimoli.
Dubai chiama i nomadi digitali

Per i nomadi digitali che cercano un assaggio di multiculturalità, sole e lusso, non c’è posto migliore al mondo in cui vivere. Sì, è possibile lavorare da remoto a Dubai con grande soddisfazione. Negli ultimi anni, il lavoro da remoto è diventato sempre più popolare in generale in tutto il mondo, e Dubai non fa eccezione, anzi. Anche qui, con l’aumento della digitalizzazione e dell’adozione delle tecnologie di comunicazione online, molte aziende hanno iniziato a offrire ai loro dipendenti la possibilità di lavorare da remoto.
Per lavorare wireless a Dubai, è importante assicurarsi di avere una buona connessione internet e di avere gli strumenti e le risorse necessari per lavorare in modo efficace. È inoltre necessario rispettare le leggi e i regolamenti locali, come ad esempio ottenere un visto di lavoro o un permesso di soggiorno. Se si è dipendenti di un’azienda con sede in un altro Paese, è importante verificare con l’azienda le politiche e le procedure relative al lavoro da remoto all’estero.
Inoltre, è importante considerare che lavorare da remoto a Dubai può comportare alcune sfide, come la differenza di fuso orario con il Paese di origine e la possibile difficoltà di integrarsi nella comunità locale. Tuttavia, per molti lavoratori, le opportunità offerte dal lavoro da remoto a Dubai sono ampie e possono includere una maggiore flessibilità, la possibilità di vivere in una città cosmopolita e il potenziale per guadagnare un reddito più elevato.
Dubai, il paradiso dei remote workers
L’emirato di Dubai è stato a lungo una destinazione attraente per viaggiatori, turisti e chiunque desideri sperimentare la grandiosità e le attrazioni culturali di questa città cosmopolita.
Mentre la reputazione di Dubai come città dedita al tempo libero è ben fondata, è anche innegabilmente attraente per coloro che sono alla ricerca di un ambiente ideale per esercitare il proprio business a distanza per una serie di motivi. Intanto, devi sapere che Airbnb ha lanciato un “hub di lavoro a distanza” online nell’emirato in collaborazione con il Dipartimento dell’Economia e del Turismo (DET) di Dubai. L’hub di lavoro a distanza digitale fornirà informazioni sull’alloggio per elenchi locali a lungo termine, informazioni sui requisiti di ingresso e politiche sui visti per chiunque desideri lavorare in remoto a Dubai.
Il sito gulfnews.com riporta questa dichiarazione di Velma Corcoran, responsabile regionale per il Medio Oriente e l’Africa di Airbnb: “Dubai è un leader globale nella facilitazione del lavoro a distanza. Mentre questa tendenza continua ad accelerare, vogliamo lavorare insieme per rendere più facile per le persone godere della ritrovata flessibilità per lavorare e viaggiare e aiutare la città a sfruttare i vantaggi economici di questo nuovo tipo di turismo”.
All’inizio di quest’anno, Airbnb ha lanciato la sua guida “Vivere e lavorare ovunque: come le comunità possono trarre vantaggio dai remote workers“, per identificare alcune delle destinazioni più amichevoli e meglio fruibili per i nomadi digitali del mondo. Dubai è stata selezionata come una delle 20 migliori destinazioni a livello globale, insieme alle Isole Canarie, alla Thailandia e ai Caraibi. La guida si basa sulle intuizioni, i dati e le esperienze di Airbnb nella collaborazione con 20 destinazioni che abbracciano il potenziale del lavoro a distanza e una revisione dei programmi per i lavoratori a distanza in tutto il mondo.
Business online da Dubai
Molti lavoratori che vivono a Dubai scelgono di lavorare da remoto o di fare affari online, sia che si tratti di lavorare per un’azienda con sede altrove o di avviare un’attività personale. Tuttavia, ci sono alcune cose da considerare se si vuole lavorare da remoto a Dubai come, ad esempio, le opportunità di lavoro disponibili. A Dubai ci sono molte opportunità di lavoro per le persone che vogliono lavorare da remoto, ma è importante fare ricerche accurate e assicurarsi di trovare un’opportunità di lavoro che soddisfi le proprie esigenze.

E’ poi importante considerare il supporto tecnologico disponibile. Per lavorare da remoto dovrai avere accesso a una connessione Internet affidabile e adeguata e a strumenti di lavoro remoto come videoconferenze e chat online. A Dubai ci sono molti provider di servizi Internet e strumenti di lavoro remoto, quindi è importante fare anche in questo caso ricerche accurate per trovare quelli che soddisfano le proprie esigenze.
Altre cose da considerare? Il salario esentasse è certamente una di queste. I liberi professionisti possono godere di una notevole libertà finanziaria in una certa misura grazie alla politica esentasse di Dubai. Il tuo stipendio non verrà detratto dal governo per la durata del tuo periodo di lavoro a Dubai. Secondo wego.com, portale costantemente aggiornato, anche l’esperienza multiculturale che offre il Paese è un aspetto che rende Dubai particolarmente attrattiva. La città ospita, infatti, circa 3,3 milioni di residenti di circa 190 nazionalità diverse. Come remote workers potresti facilmente conoscere e fare amicizia con persone di culture e background differenti. Ed ancora, vale la pena considerare che le migliori aziende sono proprio a Dubai. Oltre ad essere la sede di una delle compagnie aeree più famose al mondo, qui sono rappresentate aziende di livello mondiale come Microsoft, IBM, Oracle e Uber. Trovare un lavoro o semplicemente lavorare a distanza da Dubai avrà sicuramente un bel posto di rilievo sul tuo curriculum.
Come prendere la Visa per remote workers?
“Gli stranieri impiegati al di fuori degli Emirati Arabi Uniti possono vivere qui legittimamente con un visto di lavoro virtuale. Il visto di un anno consente agli stranieri di entrare negli Emirati Arabi Uniti sotto auto-sponsorizzazione e lavorare in linea con i termini e le condizioni rilasciati con il visto“. Recita così la pagina di info ufficili a proposito del visto per remote workers. Il governo degli Emirati Arabi Uniti, nel suo obiettivo di attrarre i migliori talenti nel Paese, ha introdotto un nuovo visto per lavoro a distanza di Dubai, che consente alle persone di tutto il mondo di venire nel Paese per vivere e lavorare a distanza, con alcuni vantaggi e determinati limiti.
Dall’adozione di questa nuova legislazione, molte persone hanno cercato modi per ottenere questo documento che dia loro l’opportunità di rimanere per un anno negli Emirati Arabi Uniti. Tuttavia, potrebbe esserci un po’ di confusione sul processo e su come ottenerlo. Per questo motivo, è importante essere informati nel caso in cui si desideri richiedere questo visto.
Valutiamo vantaggi e svantaggi nell’ottenere questo tipo di visto
I vantaggi che puoi ottenere con questo documento:
- Ottieni tutti i servizi di cui hai bisogno per te, il tuo coniuge e i tuoi figli
- Approfitta della solida infrastruttura digitale di Dubai
- Ottieni l’accesso alle opportunità di networking globali
- Goditi l’imposta sul reddito zero
- Incontra e connettiti con persone provenienti da tutto il mondo per arricchire le tue conoscenze
Gli svantaggi di un visto per lavoro a distanza?
- Non essere in grado di noleggiare un’auto o un alloggio a lungo termine (il che comporta un forte aumento del prezzo su base mensile).
- Non ammissibile per i prestiti .
- Non idoneo per l’acquisto di una proprietà tramite mutuo.
- Non idoneo a soddisfare i requisiti per il visto per viaggiare in un altro paese del GCC, poiché richiede lettere dal tuo datore di lavoro negli Emirati Arabi Uniti.
- Non idoneo ad aprire un conto in banca nella maggior parte delle banche.
Un remote worker che vive a Dubai potrebbe incontrare quindi alcune difficoltà, anche se queste possono variare in base alla situazione individuale. Come abbiamo visto, la prima potrebbe essere proprio il costo della vita: Dubai è generalmente considerata una città costosa, quindi potrebbe essere difficile per i nomadi digitali gestire il costo della vita, soprattutto se non hanno un reddito stabile.
Quello che abbiamo annoverato tra gli elementi di appeal, la multiculturalità, può presentare un diverso lato della medaglia: le barriere linguistiche. Molti lavoratori a distanza potrebbero incontrare qualche scomodità nel confrontarsi con tante persone provenienti da diverse parti del mondo. L’arabo è la lingua ufficiale del Paese e, nonostante l’inglese sia parlato comunemente, potrebbe comunque essere difficile trovare supporto e assitenza in altre lingue fuori dalle pareti di un contesto lavorativo strutturato come quello di un’azienda.
Hai poi considerato l’isolamento? Vivere e lavorare in remoto vuol dire indipendenza ma anche poter rimanere da soli in una città che non è la propria. Alcune persone, soprattutto se lontane dalla propria famiglia e dai propri amici, possono provare un senso di smarrimento.
Per molti, ma non per tutti
Con il costo della vita così alto, va detto chiaramente che un lavoratore a distanza deve avere un ottimo reddito per cavarsela qui. Ciò significa che Dubai si rivolge al lavoratore remoto che fa parte di un’élite a cui non dispiace spendere un po’ di soldi per ottenere lo stile di vita ideale per il tipo di libertà che cerca. Considerando che il Paese è a base musulmana, è incredibilmente adatto agli expat, con molti spazi di lavoro comuni disponibili. E poiché si trova in calde e miti latitudini, i lavoratori remoti possono aspettarsi bel tempo tutto l’anno.
Issam Kazim, CEO della Dubai Corporation for Tourism and Commerce Marketing, ha dichiarato: “La connettività globale e l’ecosistema pro-business di Dubai, combinati con la riforma favorevole ai visti, hanno sottolineato lo status della città come hub leader per i lavoratori remoti”. Provare per credere.



