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Godersi l’arte contemporanea a Dubai passeggiando in città

Tempo di lettura : 5 minuti

Camminando per le strade di Dubai, non si può fare a meno di notare l’esplosione di creatività che permea ogni angolo della città. Come blogger a tempo pieno, ho avuto il privilegio di esplorare e vivere in prima persona questa effervescente scena artistica. Mi chiamo Isabelle Palazia e vi accompagnerò in un viaggio tra gallerie, artisti e festival che rendono Dubai una delle nuove Mecche dell’arte contemporanea.

L’incanto dell’Alserkal Avenue

Iniziamo il nostro tour dall’Alserkal Avenue, un quartiere industriale trasformato in uno dei principali hub culturali della città. Passeggiando tra i magazzini convertiti in gallerie e studi, sono stata colpita dalla versatilità e dall’energia di questo spazio. Concrete, l’edificio multifunzionale con pareti mobili e facciata traslucida, è il cuore pulsante di questo distretto. Qui, ogni angolo racconta una storia diversa, ogni spazio è una tela bianca pronta a essere trasformata dall’ingegno degli artisti​​.

Una delle mie tappe preferite è la Cinema Akil, il primo cinema d’essai di Dubai. Immaginatevi seduti su vecchie poltrone di velluto, sorseggiando un tè di Project Chaiwala mentre guardate un classico del cinema mondiale. È un’esperienza unica che mescola arte visiva e ospitalità in un ambiente intimo e accogliente​​.

Arte e cultura all’opera

Se pensate che la Dubai Opera sia solo per gli amanti della lirica, ripensateci. Questo spazio multifunzionale ospita concerti, spettacoli teatrali e, sì, anche mostre d’arte contemporanea. Durante una delle mie visite, ho avuto la fortuna di assistere a una mostra che esplorava l’intersezione tra architettura e arte, con installazioni che sembravano dialogare direttamente con la maestosità del Burj Khalifa, visibile dalle ampie vetrate del foyer​​.

E poi c’è la Leila Heller Gallery, un gioiello nascosto che sfoggia una collezione di arte contemporanea da far girare la testa. Qui ho visto un’installazione che sembrava un accumulo caotico di materiali riciclati, ma a uno sguardo più attento, raccontava storie di consumo e sostenibilità. “Geniale,” ho pensato, “o forse sono solo io che trovo del genio ovunque ci sia del caos ben organizzato?” Per essere esposti in una mecca dell’arte come questa, un contenuto di valore devi sicuramente raccontarlo, mi sono detta proseguendo. Dopo tanto vagabondare, mi sono concessa una pausa al Wild & The Moon, un caffè che sembra uscito direttamente da un catalogo hipster. Il menu, tutto organico e con nomi che farebbero sorridere anche il più serio degli yogi, offre succhi detox e snack a base di superfood. Il mio smoothie verde era così sano che mi sentivo quasi in colpa per non aver corso una maratona subito dopo.

Mentre sorseggiavo il mio elisir di vita in compagnia di un paio di amiche con cui amo passeggiare alla scoperta di questa particolare Dubai, riflettevo su quanto Alserkal Avenue sia un microcosmo perfetto di ciò che questa città rappresenta: un melting pot di culture, idee e innovazioni. Questo quartiere, una volta zona industriale, è diventato un simbolo della metamorfosi della città, da semplice deserto a vibrante epicentro culturale.

Ogni visita ad Alserkal Avenue è un’avventura inaspettata, un viaggio attraverso il tempo e lo spazio che ti lascia sempre con la voglia di tornare. Ed è proprio questo, forse, il segreto del suo fascino: la promessa di una scoperta continua, nascosta dietro ogni angolo.

La magia del Jameel Arts Centre

Proseguendo il nostro viaggio, arriviamo al Jameel Arts Centre sul Dubai Creek. Questo centro indipendente è un vero gioiello, un luogo dove l’arte moderna e contemporanea trova il suo spazio naturale. Tra installazioni e video arte, il Jameel Arts Centre offre anche giardini interni che invitano alla riflessione e alla meditazione. È un’oasi di creatività nel cuore della città, un luogo dove gli artisti arabi possono esprimersi liberamente e dove ogni visitatore può trovare ispirazione.

La prima cosa che colpisce qui è l’architettura: linee pulite, minimalismo zen, e quel tocco di eleganza che solo gli edifici ben progettati sanno avere. E poi, il silenzio. Non il tipo di silenzio inquietante di una biblioteca abbandonata, ma un silenzio che parla di pace e contemplazione. Un silenzio che sembra dire: “Prenditi il tuo tempo, amica mia. Qui l’arte non ha fretta.” Qui, tra piante autoctone e sculture minimaliste, trovo un piccolo angolo d’ombra dove posso sedermi e riflettere. Un lussureggiante paradiso nascosto che offre un perfetto contrasto con la frenesia della città. Mentre mi rilasso, mi viene in mente una citazione di Oscar Wilde: “La vita imita l’arte più di quanto l’arte imiti la vita.” E in un posto come questo, non posso che essere d’accordo.

Mentre mi aggiro tra le sale, vengo catturata da un’installazione che mescola suoni e immagini, un caleidoscopio audiovisivo che racconta storie di città e deserti, di modernità e tradizione. Mi fermo, incantata, cercando di decifrare il messaggio dell’artista. Ah, l’arte contemporanea! Sempre un enigma, ma che bellezza lasciarsi trasportare mettendo in comunicazione se stessi. E’ attraverso questo confronto che si innesca un processo di nascita interna. Qualcosa che poco prima non c’era, ora c’è e guida lo spirito verso nuove scoperte su, in effetti, qualsiasi cosa: noi, gli altri, il mondo. La parte più bella dell’arte contemporanea a mio parere è proprio questo scambio inaspettato e prolifico capace di trasportarti in un attimo in dimensioni parallele.

Proseguendo la mia visita, mi imbatto in una mostra di arte araba contemporanea. Le opere esposte sono un vibrante mix di tradizione e innovazione, un dialogo tra passato e futuro. Qui, gli artisti arabi mostrano una padronanza tecnica e una profondità concettuale che sfidano ogni preconcetto. Un pezzo in particolare, un murale di dimensioni imponenti, mi lascia senza fiato. Rappresenta una scena urbana ricca di dettagli, un mosaico di vite intrecciate che racconta la complessità del mondo arabo moderno.

Mentre lascio il Jameel Arts Centre, mi sento arricchita, come se avessi partecipato a un dialogo profondo e stimolante. Questo centro non è solo un luogo espositivo, ma un vero e proprio laboratorio di idee, un crocevia di creatività che invita alla riflessione e alla scoperta. Ed è proprio questo che rende Dubai una città unica: la capacità di fondere tradizione e innovazione, di essere un ponte tra mondi diversi.

Festival e fiere d’arte

Per chi è in arrivo questa estate in città, voglio segnalargli l’Art Dubai 2024 e il Sikka Art and Design Festival, due eventi imperdibili che segnano l’estate culturale della città. L’Art Dubai, con le sue sezioni Contemporary e Modern, offre una panoramica completa delle tendenze artistiche globali, mentre la sezione Bawwaba presenta opere fresche e innovative create nell’ultimo anno. Passeggiando tra gli stand, ho avuto l’opportunità di incontrare artisti e galleristi, scoprendo storie e visioni che arricchiscono il panorama artistico di Dubai​.

Il Sikka Art and Design Festival, invece, celebra la creatività locale in tutte le sue forme. Ho partecipato a workshop interattivi, performance musicali e proiezioni cinematografiche, immergendomi in un’atmosfera vibrante e comunitaria che è il vero spirito di questo festival​ (Vogue Arabia)​.

Incontri e ispirazioni

Durante le mie esplorazioni, ho avuto il privilegio di vedere le opere di artisti come Safwan Dahoul, le cui opere in bianco e nero esplorano temi di solitudine e introspezione. La sua presenza presso la Ayyam Gallery è un richiamo potente all’importanza dell’arte come mezzo di espressione personale e culturale. “Dubai è una città che premia l’innovazione,” ha detto Dahoul, e le sue parole in effetti risuonano in ogni angolo di questa metropoli​​.

Un altra conoscenza memorabile è stata quella del nostro direttore, Paul Fasciano, con Paolo Petrocelli direttore della Dubai Opera del quale mi ha raccontato, appassionandomi a tal punto da farmi prenotare l’indomani un biglietto per andare a vedere l’Opera nella sua “pancia”. In questa bellissima intervista che vi invito a leggere, Petrocelli ha condiviso con QuiDubai la sua visione di un’arte che supera i confini tradizionali. “L’arte a Dubai non è solo spettacolo, ma un dialogo continuo tra passato e futuro,” mi ha spiegato, e questa filosofia è evidente in ogni evento ospitato dalla struttura.

Dubai, con la sua luce scintillante e le sue infinite opportunità, è molto più di una città di grattacieli e centri commerciali. È un palcoscenico globale dove l’arte contemporanea trova il suo posto, un crocevia culturale dove ogni artista può esprimere la propria voce unica. Attraverso gallerie, festival e incontri personali, ho scoperto una Dubai che è una vera Mecca per l’arte contemporanea, un luogo dove la creatività non ha limiti e dove ogni giorno offre nuove possibilità di esplorazione e scoperta.

Isabelle Palazia

Sono Isabelle Palazia, una copywriter appassionata della vita notturna e mi piace sempre scoprire nuovi locali, eventi e tendenze della città, sempre alla ricerca di nuovi posti cool e di avventure da condividere. Sono la voce "on the road" di QuiDubai scelta per raccontare tutto ciò che questa città ha da offrire in termini di cultura, divertimento e svago, e amo condividere le mie esperienze e opinioni con voi.

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