Dubai, la città degli eccessi e delle ambizioni sfrenate, sta cercando di reinventarsi come la capitale della sostenibilità. Con il 9° Vertice Mondiale sull’Economia Verde (WGES) in programma per la fine di novembre, la città si prepara a diventare il fulcro di una rivoluzione verde globale. Ma cosa significa realmente “Colmare il Divario Verso il Futuro”, il tema scelto per l’evento di quest’anno?
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La Geopolitica del Verde
Il WGES si svolge in un momento cruciale per la geopolitica globale dell’energia. Con la crescente urgenza dei cambiamenti climatici e la pressione per ridurre le emissioni di carbonio, gli Emirati Arabi Uniti stanno cercando di posizionarsi come leader nel campo delle energie rinnovabili e della sostenibilità. Il vertice è una manifestazione di questa ambizione, un tentativo di costruire alleanze e promuovere soluzioni innovative.
L’architettura della transizione: i cinque pilastri del vertice

Saeed Mohammed Al Tayer, Vice Presidente del Consiglio Supremo dell’Energia di Dubai e figura di spicco nel panorama energetico emiratino, ha sottolineato l’importanza della “Politica Verde” come primo pilastro del vertice. Non si tratta solo di leggi e regolamenti, ma di un ecosistema di governance che incoraggi l’innovazione e l’adozione di tecnologie sostenibili. La politica verde è il terreno su cui poggiano tutti gli altri pilastri: senza un quadro normativo solido, gli investimenti in tecnologie pulite e progetti sostenibili rischiano di rimanere lettera morta.
Finanza Verde
Il secondo pilastro, la “Finanza Verde,” riguarda la mobilitazione di capitali per sostenere la transizione energetica. In un mondo in cui gli investimenti in combustibili fossili sono ancora la norma, come possono gli Emirati Arabi Uniti incentivare il flusso di capitali verso progetti più sostenibili? La risposta potrebbe risiedere in strumenti finanziari innovativi come i green bond o i fondi di investimento focalizzati su aziende con un forte impegno nella sostenibilità.
Tecnologia Verde e Innovazione
Il terzo pilastro è forse il più entusiasmante: “Tecnologia Verde e Innovazione.” Dubai è già un hub tecnologico nel mondo arabo, ma il vertice potrebbe essere l’occasione per posizionarsi come leader globale in tecnologie sostenibili. Dall’energia solare avanzata all’uso di intelligenza artificiale per ottimizzare l’efficienza energetica, le possibilità sono infinite e potrebbero rappresentare un’opportunità di esportazione di know-how e prodotti ad alto valore aggiunto.
Energia Verde
Il quarto pilastro, “Energia Verde,” è intrinsecamente legato all’identità degli Emirati Arabi Uniti come produttori di energia. La questione qui è come diversificare la matrice energetica, riducendo la dipendenza dal petrolio e dal gas. Progetti come la centrale solare di Mohammed bin Rashid Al Maktoum sono un passo in questa direzione, ma è necessario un impegno più ampio per raggiungere una produzione energetica veramente sostenibile.
Partenariati Verdi
Infine, il quinto pilastro, “Partenariati Verdi,” riguarda la creazione di una rete di collaborazione tra settore pubblico e privato, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Questo è fondamentale per scalare le soluzioni sostenibili e per affrontare problemi che vanno oltre i confini nazionali, come la riduzione delle emissioni di carbonio e la conservazione delle risorse idriche.

La Sincronia con la COP28
Il vertice di quest’anno è particolarmente significativo perché coincide con la 28a Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP28). Questa sincronia offre un’opportunità unica per allineare gli obiettivi e le strategie a livello globale, creando un impatto che va ben oltre i confini degli Emirati Arabi Uniti.
Uno degli aspetti più interessanti del WGES è il suo focus sulla cooperazione globale e sui partenariati pubblico-privato. Il vertice cerca di dare voce anche ai paesi in via di sviluppo, spesso i più colpiti dai cambiamenti climatici ma i meno rappresentati nei forum internazionali. Mentre gli Emirati Arabi Uniti puntano a diventare un modello di sostenibilità, devono anche affrontare le sfide interne, come la diversificazione economica e la creazione di posti di lavoro nel settore verde. Il vertice potrebbe offrire soluzioni su come equilibrare la crescita economica con la sostenibilità ambientale.
Il 9° WGES è senza dubbio un evento ambizioso, con l’obiettivo di plasmare il futuro dell’economia verde globale. Tuttavia, il successo del vertice dipenderà dalla sua capacità di tradurre le discussioni e le intenzioni in azioni concrete e sostenibili. Solo il tempo dirà se Dubai è davvero pronta a diventare la capitale verde che aspira ad essere.