Arabian Travel Market 2025 si è aperto ieri a Dubai, trasformando la città nel cuore pulsante dell’industria turistica globale. Con oltre 2.800 espositori e più di 55.000 professionisti provenienti da 166 paesi, l’evento conferma Dubai come crocevia strategico per il futuro del turismo internazionale. Ma non si tratta solo di numeri: ATM è un termometro delle trasformazioni del settore, tra nuove tecnologie, sostenibilità e modelli di ospitalità post-pandemici. In questa prima parte entriamo nel vivo dell’atmosfera di apertura, delle tendenze che dominano l’edizione 2025 e del ruolo che Dubai riveste sempre più come laboratorio vivente del turismo del futuro.
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L’apertura dell’Arabian Travel Market 2025 al Dubai World Trade Centre è un messaggio potente. Un segnale che il turismo, se ben orchestrato, può essere un motore strategico di connessione tra culture, innovazione e sviluppo economico. Dopo anni di fluttuazioni globali, ATM torna con cifre impressionanti: 2.800 espositori, 55.000 professionisti accreditati da 166 nazioni, un flusso di partecipanti che conferma Dubai come hub insostituibile del turismo globale.
A dominare l’apertura, oltre ai numeri, è stato il tema dell’edizione 2025: “Empowering Innovation: Transforming Travel Through Technology”. Il focus non è solo sulla ripartenza, ma su una nuova visione di viaggio che abbraccia tecnologie immersive, sostenibilità radicale e modelli ibridi di accoglienza. La cerimonia inaugurale ha visto la presenza di ministri del turismo da oltre 20 paesi, CEO di grandi gruppi alberghieri e fondatori di startup che stanno riscrivendo le regole del settore.
In prima fila, come sempre, c’è Dubai. Non solo come padrona di casa, ma come protagonista attiva. Emirati Airlines ha annunciato una partnership con aziende di AI applicata al turismo, mentre Expo City si candida ufficialmente a diventare una nuova destinazione permanente per il turismo esperienziale. Anche l’Abu Dhabi Department of Culture and Tourism ha presentato un piano quinquennale per attrarre 24 milioni di visitatori entro il 2030, mentre Saudi Vision 2030 è ovunque con stand imponenti e un’agenda di investimenti milionari.
Ma tra padiglioni scintillanti e sale conferenza gremite, l’atmosfera che si respira è soprattutto di cambiamento consapevole. Il turismo post-Covid non cerca più solo lusso o esotismo. Cerca significato. Cerca esperienza autentica. Cerca rispetto per il territorio e l’ambiente. Ed è proprio questa la sfida che ATM 2025 sta rilanciando: un turismo che sia intelligente, integrato e umano.
Mentre il padiglione di Visit Dubai accoglie i visitatori con una proiezione immersiva sulla trasformazione urbana ed ecologica dell’emirato, un messaggio è chiaro: Dubai non offre più solo skyline e resort. Offre una visione. Una visione in cui tecnologia e cultura, lusso e comunità, business e impatto sociale convivono in una narrazione coerente e ambiziosa.
📦 Mini Box – Cosa sapere su ATM 2025
- Dove: Dubai World Trade Centre – padiglioni Sheikh Saeed 1, 2, 3.
- Quando: 28 aprile – 1° maggio 2025.
- Chi c’è: 2.800 espositori, 55.000 operatori, 166 paesi.
- Tema: Empowering Innovation: Transforming Travel Through Technology.
- Special Focus: Sustainable Travel, AI in Hospitality, Green Resorts.
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Il turismo negli Emirati nel 2024: numeri da record
Nel 2024 gli Emirati Arabi Uniti hanno registrato uno dei migliori anni di sempre per il comparto turistico. Secondo i dati pubblicati dal Dubai Department of Economy and Tourism (DET), la sola Dubai ha accolto più di 17,15 milioni di visitatori internazionali, con una crescita del 19% rispetto al 2023, superando i livelli pre-pandemici. L’impatto economico è stato altrettanto rilevante: si stima che il turismo abbia generato più di 150 miliardi di dirham (circa 38 miliardi di euro) in valore diretto e indiretto, coinvolgendo oltre 700.000 lavoratori nel settore hospitality & travel. Abu Dhabi, da parte sua, ha rafforzato la sua offerta culturale con nuove aperture e mostre a Saadiyat Island, attirando un pubblico crescente di viaggiatori interessati a esperienze artistiche e sostenibili. Questi numeri rafforzano il ruolo strategico degli Emirati nel panorama globale e confermano ATM 2025 come piattaforma cruciale per consolidare e orientare il futuro del settore.
Il turismo del futuro passa da Dubai: tendenze e visioni dall’ATM 2025
Se il 2024 ha mostrato la solidità della ripresa turistica negli Emirati, ATM 2025 disegna la mappa del futuro. Al Dubai World Trade Centre, tra display immersivi e speech visionari, si sta delineando un turismo che non è solo esperienziale, ma sempre più personalizzato, sostenibile e tech-driven.
✈️ Smart travel, IA e turismo iper-connesso
Una delle parole più ripetute nei primi panel è “predictive tourism”: l’intelligenza artificiale viene presentata come chiave per costruire esperienze su misura. Emirates Airlines e FlyDubai hanno illustrato le loro roadmap per l’integrazione di AI nei processi di customer journey, dal check-in alle esperienze in volo, con chatbot multilingua e assistenza personalizzata via app. Dubai Tourism ha annunciato inoltre l’espansione del programma “Dubai Recommends”, un sistema dinamico che suggerisce itinerari e attività in tempo reale, basato su preferenze, storico e meteo.
🌿 Turismo sostenibile: dalla visione alle soluzioni
Altro filone centrale dell’ATM 2025 è la sostenibilità reale, con focus su trasporti a basso impatto e ospitalità green. Jumeirah Group ha presentato il primo prototipo di resort a energia zero negli Emirati, in fase di sviluppo ad Abu Dhabi entro il 2027. Anche Ras Al Khaimah, presente con uno stand ad alta tecnologia immersiva, ha messo in mostra progetti di turismo montano e culturale che puntano su valorizzazione locale e minimo impatto ambientale. Si parla di “slow luxury”, un concetto che combina esperienze esclusive e ritmi lenti, sempre più richiesto dal turista post-pandemico.
🏙️ Dubai come laboratorio urbano del turismo globale
Dubai non è solo vetrina, ma campo di sperimentazione concreta. Alcuni progetti lanciati in città in questi mesi sono diventati case study globali: dall’Hospitality Innovation Incubator di DIFC, alle collaborazioni pubblico-private per ridisegnare aree urbane in chiave turistica (come Al Seef e Deira Waterfront). Il concetto emerso è che Dubai si propone oggi non solo come meta, ma come modello operativo replicabile: infrastrutture smart, regolamentazione flessibile, e focus su experience economy.
📢 Le keynote che hanno segnato la giornata
Tra gli speaker più attesi, Paul Griffiths, CEO di Dubai Airports, ha rilanciato la sfida per fare di Dubai il primo hub aeroportuale a impatto netto zero entro il 2030. Menzione speciale anche per il panel “Beyond Travel: The Metaverse and Tourism”, che ha visto protagonisti esperti di Web3 e realtà aumentata discutere le opportunità di creare ambienti turistici digitali paralleli all’esperienza fisica.
Dubai, bussola del turismo che verrà
L’Arabian Travel Market 2025 non è solo una vetrina per offerte vacanziere o pacchetti luxury: è uno specchio lucido, che riflette le traiettorie di un mondo in movimento. In queste giornate al Dubai World Trade Centre, si respira chiaramente una consapevolezza nuova: il turismo del futuro non sarà una semplice industria dell’ospitalità, ma una piattaforma globale di innovazione, cultura e tecnologia.
Dubai, in questo scenario, non si limita a giocare un ruolo da protagonista: ne sta scrivendo le regole. Il modello emiratino combina ambizione e pragmatismo, infrastrutture all’avanguardia e capacità di anticipare bisogni emergenti. Non è solo un hub di collegamento tra est e ovest, ma sempre più un laboratorio operativo dove sperimentare nuovi standard, dalla sostenibilità ambientale alla digitalizzazione dell’esperienza turistica.
Le sfide non mancano: i temi della gestione delle risorse, dell’equilibrio tra crescita e impatto, e dell’inclusione culturale restano sul tavolo. Ma ATM 2025 dimostra che l’ecosistema emiratino, grazie a un mix unico di visione governativa, attrattività privata e apertura internazionale, è pronto a far fronte a questa complessità.
Il futuro del turismo passa da qui non per caso, ma per scelta. E non solo per chi atterra a Dubai, ma per chi guarda alla città come modello replicabile e ispirazione strategica. Se nel 2020 il turismo globale ha vissuto un arresto traumatico, nel 2025 Dubai dimostra che è possibile ripartire non solo più forti, ma più intelligenti.



