Le piccole e medie imprese (PMI) italiane stanno scoprendo in Dubai un terreno fertile per espandere il proprio business. Il contesto economico favorevole, unito a incentivi locali e internazionali, sta spingendo un numero crescente di aziende ad affacciarsi su questo mercato in continua espansione. Tuttavia, pur essendo un hub commerciale ricco di opportunità, Dubai rappresenta anche un contesto complesso, dove un approccio strategico e il supporto istituzionale sono fondamentali per avere successo.
Dubai: un hub per la crescita internazionale
Dubai è diventata una destinazione primaria per le imprese che vogliono crescere oltre i confini nazionali. Con una tassazione competitiva, un’infrastruttura all’avanguardia e una posizione geografica strategica tra Europa, Asia e Africa, la città offre un accesso privilegiato ai mercati globali. Tuttavia, per le PMI italiane, affrontare la concorrenza locale e internazionale in un ambiente così dinamico richiede non solo capitali, ma anche un piano d’azione ben strutturato e risorse a sostegno.
Recentemente, grazie all’investimento di 1,2 milioni di euro da parte di Simest, il potenziamento dell’hub di Italiacamp a Dubai ha creato una nuova piattaforma per l’accelerazione delle PMI italiane. Italiacamp offre consulenza, formazione e accesso a reti di contatti locali, permettendo alle imprese di accedere a un ecosistema che le aiuta a superare le barriere d’ingresso nel mercato degli Emirati Arabi Uniti. Il focus di questa iniziativa è supportare i settori chiave del Made in Italy come agritech, fintech, design e sanità, tutti settori dove l’Italia è riconosciuta per la sua eccellenza.
Strumenti finanziari per l’espansione internazionale
Un altro pilastro del supporto alle PMI italiane a Dubai è rappresentato da Intesa Sanpaolo, che con il programma “Il tuo futuro è la nostra impresa” mette a disposizione delle imprese 120 miliardi di euro fino al 2026. Questo fondo è progettato per finanziare l’internazionalizzazione, l’innovazione digitale e la transizione verso un’economia sostenibile. Le PMI italiane possono accedere a finanziamenti agevolati per supportare la crescita in un mercato competitivo come quello emiratino, investendo in nuove tecnologie o sviluppando partnership strategiche con operatori locali.
Settori strategici: opportunità e sfide
I settori chiave in cui le PMI italiane possono prosperare a Dubai sono molteplici e variegati:
- Agritech: Dubai è fortemente dipendente dalle importazioni alimentari e sta cercando soluzioni innovative per migliorare la sostenibilità della produzione agricola. Le PMI italiane, con la loro esperienza nelle tecnologie agricole, hanno l’opportunità di introdurre soluzioni avanzate in questo contesto. L’agritech rappresenta una delle aree con maggiore crescita a Dubai, con incentivi locali volti a promuovere nuove tecnologie per la gestione delle risorse idriche e l’ottimizzazione della produzione.
- Design e moda: Il mercato del lusso di Dubai continua a crescere, e il Made in Italy rimane uno dei marchi più ricercati. Le PMI italiane specializzate nel design e nella moda possono trarre vantaggio dalla domanda di prodotti di alta qualità e artigianalità. Le manifestazioni e fiere locali, come la Dubai Design Week, rappresentano ottime vetrine per promuovere le eccellenze italiane.
- Sanità e tecnologie medicali: Dubai sta investendo molto nel settore sanitario, con l’obiettivo di diventare un hub regionale per la sanità avanzata. Le PMI italiane che operano nel settore delle tecnologie medicali e delle soluzioni innovative per il benessere possono trovare spazio in questo mercato, grazie anche alla crescente domanda di servizi sanitari di alta qualità.
Gli ostacoli da superare: trasparenza e normative
Nonostante le opportunità, il mercato di Dubai pone anche alcune sfide che le PMI devono affrontare. La regolamentazione locale può essere complessa e variabile, richiedendo una buona conoscenza delle normative fiscali e commerciali. È essenziale affidarsi a partner locali qualificati per navigare nel sistema delle licenze e delle approvazioni.
Inoltre, uno degli ostacoli principali è la trasparenza nelle transazioni. Recenti vicende, come la denuncia del sindaco di Cadoneghe, Marco Schiesaro, illustrano i rischi che possono sorgere in un mercato dove la normativa può risultare ambigua. Schiesaro ha versato oltre 200.000 euro per l’acquisto di un bilocale a Dubai, ma si è trovato coinvolto in una disputa legale dopo che gli erano stati richiesti ulteriori fondi. Il suo caso ha sollevato preoccupazioni su come alcune operazioni immobiliari possano essere gestite in modo opaco, mettendo a rischio gli investitori stranieri.
Questo episodio sottolinea l’importanza di operare con cautela e di affidarsi a consulenti esperti per evitare situazioni simili. La gestione delle transazioni, la verifica dell’origine dei fondi e la conformità legale sono aspetti che non devono mai essere sottovalutati quando si fa business in un mercato dinamico come quello di Dubai.
Le reti di supporto: il valore delle partnership locali
La chiave per il successo delle PMI a Dubai risiede nella capacità di costruire forti partnership locali. Organizzazioni come Italiacamp e altre piattaforme di accelerazione aziendale giocano un ruolo cruciale nell’aiutare le imprese italiane a comprendere il mercato e a connettersi con i giusti stakeholder. Inoltre, la consulenza offerta da banche come Intesa Sanpaolo e gli strumenti di venture capital di Simest permettono alle PMI di affrontare con maggiore sicurezza le sfide economiche e normative.
Tra le iniziative più rilevanti troviamo il programma proprio di Intesa Sanpaolo, che collabora strettamente con le ambasciate italiane e emiratine per agevolare l’accesso delle PMI al mercato di Dubai. Un seminario organizzato ad ottobre 2024, intitolato “Doing business with the United Arab Emirates“, ha fornito alle PMI italiane un quadro dettagliato delle opportunità e delle sfide del mercato, con particolare attenzione ai settori in cui l’Italia può fare la differenza. Il programma “Il tuo futuro è la nostra impresa” di Intesa Sanpaolo prevede fino a 120 miliardi di euro di finanziamenti disponibili per supportare progetti di internazionalizzazione, innovazione digitale e transizione energetica fino al 2026.
In parallelo, anche Simest ha recentemente investito 1,2 milioni di euro per potenziare l’hub di Italiacamp a Dubai, con lo scopo di accelerare la crescita delle PMI italiane nella regione. Questo investimento fa parte di un più ampio programma di venture capital volto a favorire l’espansione delle PMI in settori strategici come il fintech, l’agritech e la sanità.
Oltre al supporto finanziario, gli eventi di networking e i seminari organizzati dalle camere di commercio locali e internazionali offrono alle PMI un’opportunità unica per entrare in contatto con partner strategici.
Una strada aperta per le PMI italiane
Per le PMI italiane, Dubai rappresenta una sfida affascinante ma complessa. L’accesso a un mercato in forte espansione richiede non solo capitali, ma anche una strategia solida, una conoscenza approfondita delle normative locali e una rete di supporto ben strutturata. Grazie agli strumenti messi a disposizione da Simest e Intesa Sanpaolo, le imprese italiane possono affrontare con maggiore fiducia le opportunità offerte da Dubai.
Il supporto istituzionale e finanziario, combinato con una pianificazione attenta, è la chiave per prosperare in uno dei mercati più dinamici del mondo. Tuttavia, è essenziale che le PMI restino vigili, informate e preparate ad affrontare le sfide legali e commerciali che potrebbero incontrare lungo il percorso.



