“Pianificare è un po’ come sognare, ma con un’agenda in mano.” Con queste parole potremmo introdurre il calendario delle festività pubbliche degli Emirati Arabi Uniti per il 2025, già annunciato con largo anticipo e che offre agli abitanti del paese e agli espatriati un’ottima scusa per iniziare a progettare fughe dal lavoro e pause di benessere. Se c’è una cosa che negli Emirati Arabi riescono a fare molto bene, oltre a costruire grattacieli che sfidano il cielo, è la pianificazione – e questo calendario dimostra ancora una volta quanto il governo sia dedito a migliorare la qualità della vita dei suoi residenti.
Nel 2025, gli Emirati promettono almeno dodici giorni di vacanza pubblica, che potrebbero addirittura aumentare se il Ramadan sarà di trenta giorni come lo è stato nel 2024. Certo, a prima vista, potrebbe sembrare un tipico elenco di festività, ma scavando un po’ più a fondo, emerge una storia interessante che merita un’attenzione più approfondita.
Un nuovo approccio al weekend e alle vacanze
Non c’è mai un momento in cui gli Emirati Arabi non stiano ripensando al modo di affrontare il futuro, e questo nuovo calendario ne è la prova. La grande novità riguarda infatti il trattamento dei giorni festivi che cadono durante il weekend. Secondo la nuova Risoluzione No. 27 del 2024, il governo degli Emirati ha deciso che, nel caso in cui una festività cada di sabato o domenica, essa potrebbe essere spostata al venerdì o al lunedì successivo. Sì, avete letto bene: più giorni di riposo, più tempo per rilassarsi, o semplicemente per esplorare questo angolo affascinante del pianeta. Naturalmente, questo non vale per le grandi festività come Eid Al-Fitr o Eid Al-Adha, che devono rimanere legate alle loro date tradizionali, ma è una concessione che promette molto in termini di benessere lavorativo.
Questa decisione di “spostare” le festività risponde a un bisogno tanto semplice quanto comune: garantire che le persone possano beneficiare al massimo dei giorni liberi, senza vederli scivolare in quel limbo meno produttivo di un weekend già programmato. È come se il governo volesse assicurarsi che nessun giorno di festa vada sprecato. Immaginate di lavorare tutta la settimana per poi scoprire che la tanto attesa festività cade proprio di domenica. Non è decisamente il massimo del divertimento, giusto? Ecco perché questa piccola modifica potrebbe fare una grande differenza, aggiungendo valore alle vacanze.
Più giornate di riposo per un’agenda più ricca
Il calendario delle festività del 2025 include alcune date ormai diventate classici immancabili per chi vive negli Emirati Arabi, ma c’è anche qualche possibile sorpresa, soprattutto legata al completamento di Ramadan. Ecco le festività principali:
- Il Capodanno, celebrato il 1° gennaio, è una festività globale che segna l’inizio del nuovo anno secondo il calendario gregoriano. Negli Emirati Arabi Uniti, questa giornata rappresenta anche un’opportunità per la comunità internazionale di unirsi nella celebrazione. Dubai, in particolare, è famosa per i suoi spettacolari fuochi d’artificio e festeggiamenti presso luoghi iconici come il Burj Khalifa e il Burj Al Arab, che attirano migliaia di residenti e turisti da tutto il mondo. Questo evento è una delle principali attrazioni turistiche del paese, con una vasta gamma di eventi organizzati lungo le spiagge e in molteplici location di lusso.
- Eid Al-Fitr segna la fine del mese di Ramadan, un periodo di digiuno e riflessione spirituale per i musulmani. Questa festività inizia con la luna nuova di Shawwal, il mese successivo al Ramadan, e si prevede che nel 2025 si terrà dal 31 marzo al 2 aprile. È una delle principali celebrazioni religiose dell’anno, caratterizzata da preghiere comunitarie speciali, atti di carità, visite familiari e banchetti in grande stile. Eid Al-Fitr rappresenta la gioia della comunità islamica per aver completato il mese di digiuno e la gratitudine per le benedizioni ricevute.
- Il Giorno di Arafat, previsto per il 30 maggio 2025, è uno dei giorni più significativi del calendario islamico. Cade durante il mese di Dhu al-Hijjah, il dodicesimo mese del calendario lunare, e precede Eid Al-Adha. In questo giorno, i pellegrini che partecipano al Hajj, il pellegrinaggio annuale alla Mecca, si radunano sul Monte Arafat per pregare e riflettere. È considerato un momento di massima spiritualità e devozione, e i musulmani in tutto il mondo osservano questo giorno con preghiere e digiuni per cercare perdono e benedizioni.
- Eid Al-Adha, noto anche come la “Festa del Sacrificio”, avrà luogo dal 31 maggio al 2 giugno 2025. Questa festività commemora la disponibilità del profeta Abramo a sacrificare suo figlio come atto di obbedienza a Dio, prima che Dio gli fornisse un ariete da sacrificare al suo posto. È un evento importante che si celebra in tutto il mondo musulmano con preghiere di congregazione e il sacrificio di animali, generalmente pecore, capre o bovini. La carne del sacrificio viene spesso divisa in tre parti: una per la famiglia, una per amici e vicini, e una per i bisognosi, simbolizzando la generosità e la condivisione.
- Il Capodanno Islamico del 2025 cadrà il 27 giugno. Conosciuto come 1 Muharram, segna l’inizio del nuovo anno secondo il calendario lunare islamico. Nonostante il tono più sobrio e riflessivo rispetto ad altre celebrazioni come Eid, il Capodanno Islamico rappresenta un momento per meditare sul significato del passare del tempo e per guardare avanti con speranza e determinazione. In alcune parti del mondo islamico, vengono organizzate preghiere speciali, mentre in altre prevale una celebrazione privata e spirituale.
- Il 12 Rabi Al-Awwal, che corrisponde al 1 settembre 2025, si celebra la nascita del Profeta Muhammad (PBUH). È un giorno di grande significato spirituale per i musulmani, che ricordano e onorano la vita e gli insegnamenti del Profeta. Sebbene le celebrazioni varino da paese a paese, negli Emirati Arabi Uniti la giornata viene osservata con preghiere, letture del Corano e momenti di riflessione sull’importanza dei valori di compassione, giustizia e umiltà predicati dal Profeta. È anche un’occasione per la comunità di riunirsi in pace e armonia.
- Il Commemoration Day, osservato il 1 dicembre, è un giorno di rispetto e riflessione dedicato ai soldati degli Emirati Arabi Uniti che hanno sacrificato le loro vite al servizio del paese. La giornata è caratterizzata da cerimonie ufficiali e momenti di raccoglimento in cui i leader del paese, le forze armate e la popolazione rendono omaggio ai martiri. Questo evento assume un significato speciale in un paese che valorizza la propria sicurezza e unità, sottolineando il sacrificio di chi ha contribuito alla costruzione e alla difesa della nazione.
- La Festa Nazionale, celebrata il 2 e 3 dicembre, commemora la fondazione degli Emirati Arabi Uniti nel 1971, quando i sette emirati decisero di unirsi per formare una federazione. È una delle feste più importanti e gioiose del paese, con celebrazioni che comprendono parate, fuochi d’artificio, spettacoli culturali e attività festive organizzate in tutte le principali città, da Abu Dhabi a Dubai. Il 2 dicembre è ufficialmente la giornata della fondazione, mentre il 3 dicembre è una prosecuzione delle celebrazioni che spesso include ulteriori eventi pubblici, creando un’atmosfera di festa che coinvolge sia i cittadini sia gli espatriati.
Il calendario delle festività: una questione di equilibrio
Le festività qui forse più che altrove sono simboli culturali, opportunità di riposo e momenti per connettersi. Negli Emirati Arabi Uniti, la nuova Risoluzione No. 27 rappresenta un tentativo genuino di trovare il giusto equilibrio tra il rispetto delle tradizioni e il miglioramento della qualità della vita dei lavoratori. Con la possibilità di spostare le festività per evitare che cadano nei weekend, la nuova normativa punta a massimizzare il valore di ogni singolo giorno libero, sottolineando un principio chiave: una vita lavorativa più equilibrata è possibile.
E questo non vale solo per i lavoratori del settore pubblico; anche il settore privato sarà coinvolto, in uno sforzo di armonizzazione delle festività che è raro a livello globale. Le aziende potranno quindi pianificare con maggiore sicurezza, mentre i dipendenti potranno godere di un’esperienza di lavoro che valorizza il loro tempo personale. In un mondo sempre più frenetico, in cui il confine tra lavoro e vita privata diventa sempre più sottile, questo tipo di provvedimenti segnala la consapevolezza dell’importanza del benessere e del tempo libero.
Opportunità di viaggio e cultura
Per i molti italiani che risiedono a Dubai o che stanno pianificando un viaggio nel 2025, queste festività rappresentano un’opportunità perfetta per esplorare la regione. Le date delle celebrazioni come Eid Al-Fitr e Eid Al-Adha spesso portano con sé una serie di eventi pubblici, concerti e celebrazioni culturali che possono essere un’esperienza indimenticabile. La ricchezza di attività e la varietà di attrazioni fanno sì che ogni festività possa trasformarsi in un’avventura – che si tratti di una serata di gala sulla terrazza del Burj Khalifa, una fuga nel deserto, o una semplice passeggiata tra i souk di Deira.
Ma non solo: chi preferisce il relax potrebbe semplicemente approfittare dei giorni liberi per scoprire i lussuosi resort del paese o concedersi una pausa benessere in una delle numerose spa che costellano la città. Oppure, per i più avventurosi, il richiamo di una gita nello splendore montano di Hatta o verso le spiagge incontaminate di Fujairah potrebbe essere irresistibile.
Un piccolo passo verso una vita più equilibrata
C’è una certa bellezza nel modo in cui gli Emirati Arabi Uniti affrontano le questioni legate al lavoro e alla vita privata. In un paese spesso visto come il simbolo di una crescita economica impetuosa e di una modernità sfrenata, questa attenzione verso le festività ci ricorda che anche la vita a ritmo accelerato ha bisogno di pause significative.
Il calendario del 2025 è sì un elenco di giorni rossi, ma è anche un invito a fermarsi, a celebrare, e a connettersi con la comunità e la famiglia. Per i residenti, espatriati e visitatori italiani, è un’opportunità per scoprire un lato del paese che forse conoscono meno, un lato fatto di riflessione, celebrazione e – perché no – un pizzico di dolce far niente.



