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Tasse a Dubai: ecco la guida definitiva del 2023

Tempo di lettura : 6 minuti

A partire dal 1° giugno 2023, le società nel mainland degli Emirati Arabi Uniti (EAU) che hanno guadagni superiori a 375.000 AED saranno soggette ad una tassazione dell’9%. Scopriamo tutti i cambiamenti in atto

Nuove tasse a Dubai: Mainland il vero protagonista

La nuova tassa che entrerà in vigore a Dubai a partire dal 1° giugno 2023 riguarderà esclusivamente le società operanti nel Mainland degli Emirati Arabi Uniti, e sarà applicata solo alle società con utili superiori a 375.000 AED.

Si tratta di un cambiamento significativo per le società che operano in questo territorio, che fino ad oggi avevano goduto di notevoli vantaggi fiscali rispetto ad altre giurisdizioni.

Le tasse a Dubai saranno pari al 9% degli utili delle società, tassa che verrà applicata annualmente sul reddito generato a partire dal 1° gennaio 2023. Tuttavia, è importante sottolineare che le società che si trovano nelle Free Zone di Dubai non saranno soggette a questa tassa.

Si prevede che questa nuova imposta possa avere un impatto significativo sulle società che operano nel Mainland degli Emirati Arabi Uniti, e potrebbe portare alcune di esse a considerare l’opzione di spostare la propria attività in una delle Free Zone di Dubai, dove non verrà applicata la tassa.

È importante sottolineare che, nonostante l’introduzione di questa nuova tassa, gli Emirati Arabi Uniti rimangono un luogo molto competitivo dal punto di vista fiscale per le imprese. Infatti, le aliquote fiscali sono generalmente molto basse e, in molti casi, del tutto inesistenti.

In particolare, le società che saranno colpite da queste nuove tasse a Dubai solo quelle situate nel Mainland degli Emirati Arabi Uniti, il che significa che molte altre società con sede in altre zone, come ad esempio nelle Free Zone, non saranno interessate. Inoltre, la tassa sarà applicata solo alle società che superano una certa soglia di guadagno, ovvero i 375.000 AED.

In generale, gli Emirati Arabi Uniti rimangono uno dei Paesi più attraenti al mondo per gli investitori esteri, grazie alla loro politica fiscale favorevole. La presenza di un sistema bancario moderno e affidabile, un ambiente aziendale aperto e stabile, nonché la presenza di una vasta gamma di servizi finanziari di alto livello, fanno degli EAU una destinazione altamente competitiva per le imprese. Tutto ciò fa sì che il Paese sia ancora uno dei luoghi più attraenti per gli investimenti, sia per le aziende che per gli individui.

Le società in Free Zone: tasse zero

Le Free Zone di Dubai sono aree geografiche specifiche in cui le società straniere possono registrarsi per operare in totale defiscalizzazione, senza dover pagare tasse sul reddito aziendale, sull’import e l’export di beni e servizi, sulle attività di leasing o sui dividendi. Ciò significa che le imprese che si registrano in queste zone non solo non sono soggette all’imposta del 9% sulle entrate, ma godono anche di altri vantaggi come la proprietà al 100%, l’accesso ai mercati internazionali, le procedure di registrazione semplificate e una maggiore flessibilità nella gestione dell’azienda.

Le Free Zone di Dubai coprono vari settori, tra cui tecnologia dell’informazione, finanza, media, produzione, e-commerce e altro ancora, e offrono diverse opzioni per le imprese che cercano di stabilirsi a Dubai. Ci sono più di 50 zone in totale, ognuna con le proprie caratteristiche e vantaggi, come Dubai Internet City, Dubai International Financial Centre (DIFC), Dubai Media City e Dubai South. Tasse a Dubai nelle Free Zone, quindi, uguali a zero.

Una Black List a Dubai?

Un paradiso “black”

Negli ultimi anni, gli Emirati Arabi Uniti hanno adottato una serie di misure finanziarie ed economiche per allontanarsi dalla lista dei Paradisi Fiscali nera, un elenco di Paesi monitorati attentamente dalle autorità internazionali per le loro politiche fiscali che spesso incentivano l’evasione fiscale. Con la nuova tassa introdotta, che sarà applicata solo alle società con sede nel Mainland che guadagnano oltre 375.000 AED, gli Emirati Arabi Uniti continuano a offrire uno dei sistemi fiscali più competitivi al mondo.

Tuttavia, nonostante ciò, l’Amministrazione Finanziaria Italiana continua a considerare gli Emirati Arabi Uniti come un paese “black-listed” a livello nazionale, in quanto lo Stato Italiano considera ancora Dubai e gli UAE come paradisi fiscali esotici. Ciò significa che le persone o le società che intrattengono rapporti commerciali con Dubai possono essere soggette a controlli più dettagliati da parte del governo italiano, come se operassero in un vero e proprio paradiso fiscale.

In realtà, gli Emirati Arabi Uniti sono molto lontani dalla definizione di paradiso fiscale e rappresentano una delle principali potenze economiche mondiali con una regolamentazione fiscale chiara e trasparente. Le tasse a Dubai si pagano, seppur in modo diverso e con agevolazioni che riescono a spingerne l’economia.

La nuova imposta del 2023: tutti i dettagli  

Di seguito troverai una guida esaustiva alla nuova tassazione per le società operanti nel Mainland degli Emirati Arabi Uniti, di cui abbiamo già parlato:

  • Il Ministero delle Finanze degli Emirati Arabi Uniti ha confermato l’introduzione della tassazione per le società del Mainland con esercizi finanziari che iniziano dal 1 giugno 2023. Per favorire le piccole imprese e le start-up, non ci sarà alcuna imposta sugli utili fino a 375.000 AED (circa 100.000 euro).
  • Non saranno applicate imposte sul reddito personale derivante da lavoro, immobili e altri investimenti o su qualsiasi altro reddito guadagnato dalle persone fisiche che non derivano da affari o altre forme di attività commerciale, con licenza o altro.
  • Le aziende negli Emirati Arabi Uniti saranno esentate dal pagamento delle imposte sulle plusvalenze e sui dividendi ricevuti dalle loro partecipazioni qualificate. Le tasse estere potranno essere dedotte da quanto dovuto a seguito dell’applicazione della nuova imposta.
  • Il nuovo regime di imposta sulle società nel Mainland avrà regole “generose” sull’utilizzo delle perdite e consentirà ai gruppi degli Emirati Arabi Uniti di essere tassati come un’unica entità o di applicare sgravi di gruppo in relazione a perdite e transazioni e ristrutturazioni infragruppo.
  • Le aziende dovranno presentare solo una dichiarazione dei redditi aziendali ogni anno finanziario e non dovranno effettuare pagamenti anticipati delle tasse o preparare dichiarazioni fiscali provvisorie.
  • I requisiti relativi ai prezzi di trasferimento e alla documentazione si applicheranno alle imprese degli Emirati Arabi Uniti in riferimento alle Linee guida dell’OCSE sui prezzi di trasferimento.

Tuttavia, nonostante gli Emirati Arabi Uniti siano al di fuori della lista dei Paesi in “Black List” dei Paradisi Fiscali, per l’Amministrazione Finanziaria Italiana, gli UAE rimangono ancora in una Black List “interna”. Ciò significa che se una persona o una società intrattiene rapporti con Dubai, verrà comunque controllata dallo Stato italiano, come se operasse in un esotico Paradiso Fiscale, inserito nella tristemente celebre Lista.

Le tasse a Dubai: quali e perché

Fino ad ora, solo le banche e le compagnie assicurative negli Emirati Arabi Uniti erano soggette a una tassazione del 20%, mentre le società impegnate nell’esplorazione e nella produzione di petrolio e gas pagavano aliquote che arrivavano fino al 55%.

Con l’introduzione di una nuova tassa sugli utili societari, gli Emirati Arabi Uniti si allineano alle principali economie mondiali e cercano di contrastare le grandi aziende tecnologiche statunitensi che svolgono operazioni in regime fiscale agevolato e pagano poco o nulla sui profitti nel loro Paese d’origine.

La nuova tassa: detrazioni fiscali a Dubai

La nuova tassazione del 9% sugli utili societari negli Emirati Arabi Uniti potrebbe apparire come un ostacolo per le società che desiderano operare nel paese, ma in realtà ci sono molte detrazioni che possono mitigare l’impatto della tassazione.

Queste detrazioni includono ad esempio la possibilità di detrarre i costi di ricerca e sviluppo, i costi dei beni di capitale e dei beni durevoli, i costi per l’assunzione di dipendenti locali e altri costi commerciali. Inoltre, molti dei paesi che hanno firmato un accordo di doppia imposizione con gli Emirati Arabi Uniti offrono un credito fiscale che riduce l’imposta dovuta in quel paese.

Tutto ciò significa che, nella maggior parte dei casi, l’aliquota effettiva dell’imposta sulle società sarà inferiore all’aliquota legale del 9%.

Tasse a Dubai sulle società: prevenzione di pratiche fiscali dannose

Il nuovo regime fiscale delle società introdotto a Dubai non solo aiuterà gli Emirati Arabi Uniti a soddisfare gli standard internazionali di trasparenza fiscale, ma preverrà anche la pratica di evasione e riciclaggio in altri paesi. Inoltre, questo regime fiscale aprirà la strada agli Emirati Arabi Uniti per affrontare le sfide della digitalizzazione dell’economia globale e risolvere le preoccupazioni riguardanti il BEPS (Base Erosion and Profit Shifting).

La nuova tassazione al 9%, sebbene applicata, sarà mitigata dalle varie detrazioni, il che ridurrà l’aliquota effettiva dell’imposta sulle società a meno del 9%.

Le conseguenze positive per gli investitori delle tasse a Dubai

La nuova tassa sulle società negli Emirati Arabi Uniti porterà molte conseguenze positive per gli investitori. In particolare, sotto i 100.000€, gli utili non saranno tassati, il che agevolerà le attività delle società, rendendole più trasparenti e pronte ad affrontare le sfide del nuovo mercato globale. Inoltre, la nuova tassa garantirà agli investitori una maggiore protezione da pratiche dannose come il riciclaggio e l’evasione fiscale in altri Paesi, e porterà gli Emirati Arabi Uniti a soddisfare gli standard internazionali di “trasparenza fiscale”.

QuiDubai è il punto di riferimento per gli italiani che vogliono ottenere tutte le informazionie e le ultime novità riguardo all’apertura di una società negli Emirati Arabi Uniti. La nostra redazione è in contatto con avvocati, commercialisti e fiscalisti specializzati in diritto internazionale che forniscono una consulenza costante e on demand al servizio dei nostri lettori. Grazie e QuiDubai, entrerai a far parte di una fiorente comunità di imprenditori italiani negli UAE, con cui potrai interagire, fare rete e sviluppare importanti relazioni professionali.

Paul Fasciano

Direttore di QuiDubai.com, Paul k. Fasciano è un Mental Coach prestato al mondo della comunicazione. E' anche Business Coach, Consulente, Editore e Autore.

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