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Questa città galleggiante potrebbe essere il futuro anche di Dubai

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Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più grandi che il nostro pianeta sta attualmente affrontando. L’innalzamento del livello del mare, causato dallo scioglimento dei ghiacci e dall’espansione termica del mare, è una delle conseguenze più preoccupanti del riscaldamento globale. Le città costiere, in particolare, sono particolarmente vulnerabili a questo fenomeno, con le loro infrastrutture e le loro comunità che rischiano di essere gravemente danneggiate o distrutte.

La città galleggiante di Luca Curci

L’architetto Luca Curci ha proposto un progetto ambizioso che potrebbe offrire una soluzione a questo problema. Il suo progetto prevede la costruzione di una città galleggiante futuristica in grado di ospitare più di 50.000 persone. Questa città sarebbe progettata per resistere alle condizioni climatiche estreme e alle onde oceaniche, offrendo un riparo sicuro per le comunità costiere vulnerabili.

Il progetto è pensato per aree a bassa elevazione come New York, Miami, New Orleans, Jakarta, Amsterdam, Hong Kong, Shanghai e Tokyo. Queste città sono particolarmente esposte all’innalzamento del livello del mare e alla minaccia delle tempeste, e sarebbero i candidati ideali per ospitare una città galleggiante del genere.

La città galleggiante sarebbe costruita con materiali resistenti alle intemperie e alle inondazioni, come ad esempio il legno riciclabile, il vetroresina e l’acciaio. La sua forma e la sua disposizione sarebbero progettate per resistere alle onde oceaniche e alle tempeste. Inoltre, la città sarebbe dotata di sistemi di gestione delle acque piovane e delle acque reflue, e di un’infrastruttura per la produzione di energia sostenibile, come ad esempio pannelli solari e turbine eoliche.

La città galleggiante sarebbe anche progettata per creare un ambiente vivibile e sostenibile per i suoi abitanti. Sarebbe dotata di aree verdi, di parchi, di spazi per il divertimento e di strutture per la cultura e l’istruzione. Inoltre, sarebbe progettata per creare un’economia sostenibile, con spazi per le attività commerciali e industriali.

Le tre sfide

Il progetto proposto da Luca Curci rappresenta un’idea visionaria che potrebbe offrire una soluzione a lungo termine per le città costiere vulnerabili all’innalzamento del livello del mare. Tuttavia, ci sono anche alcune sfide che dovrebbero essere affrontate per rendere questo progetto una realtà.

In primo luogo, c’è il problema dei costi. La costruzione di una città galleggiante così grande e sofisticata potrebbe essere estremamente costosa, e potrebbe richiedere un investimento significativo da parte di governi e investitori privati.

In secondo luogo, c’è il problema dell’impatto ambientale. La città galleggiante potrebbe avere un impatto significativo sull’ecosistema marino circostante, e potrebbe essere necessario effettuare un’attenta valutazione dell’impatto ambientale prima di procedere con la costruzione.

In terzo luogo, c’è il problema dell’accettazione sociale. La costruzione di una città galleggiante così grande potrebbe incontrare resistenza da parte della comunità locale e dei governi locali, e potrebbe essere necessario effettuare una comunicazione efficace per convincere le persone che questo progetto è la soluzione migliore per proteggere le loro comunità.

Nonostante queste sfide, il progetto proposto da Luca Curci rappresenta un’idea innovativa e ambiziosa che potrebbe offrire una soluzione a lungo termine per le città costiere vulnerabili all’innalzamento del livello del mare. È importante che si continui a esplorare e a valutare questo tipo di soluzioni innovative per affrontare le sfide del cambiamento climatico e garantire la sicurezza e la sostenibilità delle nostre città costiere.

Il problema climatico

“Molte città finiranno sott’acqua se il cambiamento climatico continua al ritmo attuale e il livello del mare si alza come previsto”, ha affermato Curci, che ha collaborato con Tim Fu Design al concetto delle città galleggianti.

“È stato sulla base di questo che abbiamo iniziato a lavorare al progetto della città galleggiante con l’accento sulla fornitura di soluzioni sostenibili utilizzando fonti di energia rinnovabile come vento, acqua e pannelli solari”.

La comunità della città galleggiante è progettata per un totale di 10 ettari su piattaforme collegate, in grado di ospitare più di 50.000 persone in aree a bassa elevazione come New York, Miami, New Orleans, Jakarta, Amsterdam, Hong Kong, Shanghai, Tokyo e anche Dubai.

Un progetto che suddivide le comunità in alte e basse circondate da una “membrana di vetri fotovoltaici” che fornirà energia elettrica all’intera struttura, rendendola completamente autosufficiente dal punto di vista della produzione energetica.

il progetto proposto da Luca Curci prevede l’integrazione di aree verdi e giardini verticali diffusi in tutta la città. Questi spazi verdi non solo migliorerebbero l’estetica della città, ma anche la qualità dell’aria e l’effetto di microclima. Inoltre, questi giardini sarebbero utilizzati per la produzione di cibo, creando un’economia agricola sostenibile all’interno della città galleggiante. Inoltre, questo progetto prevede anche la creazione di spazi sociali, come parchi e aree per il divertimento, per migliorare la qualità della vita degli abitanti della città galleggiante. In questo modo, il progetto mira a creare un ambiente vivibile e sostenibile per le comunità costiere vulnerabili, offrendo loro un riparo sicuro dalle minacce del cambiamento climatico.

“Questo progetto può essere assolutamente scalabile. Può essere più grande o più piccolo a seconda di ciò che è richiesto”, ha affermato Luca Curci.

Paul Fasciano

Direttore di QuiDubai.com, Paul k. Fasciano è un Mental Coach prestato al mondo della comunicazione. E' anche Business Coach, Consulente, Editore e Autore.

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